Oggi pioveva ma a Vezzolacca, in valtolla, andava in onda la celebrazione della ricorrenza della giornata delle forze armate e come sempre la chiesa del paese era gremita. Venivano ricordati coloro che, giovanissimi, lasciarono le loro famiglie per combattere guerre che non sempre capivano ma ……. “chiamati” non si sottrassero. La storia contemporanea del Paese è anche questa fatta di sacrifici, di atti eroici, di servizio e di lutti per quelle comuinità che hanno perduto parte dello loro “meglio gioventù”. Per evitare che questi tragici momenti si possano ripetere, qui e altrove, tanti giovani, in questo periodo, sono impiegati in zone di guerra in varie parti del mondo, in missione di pace o semplicemente con compiti di “polizia”dove sono in atto gravissime guerre civili che coinvolgono cittadini inermi che invocano protezione.
Noi aggiungiamo che stamani a Genova, le forze di polizia che avrebbero dovuto presenziare alla partita di calcio Genoa-Inter, erano impegnate con i cittadini a “spalare” fango e rimuovere detriti…dopo i tragici avvenimenti dello scorso Venerdì [ non serve alcun commento! ]
Fratel Devis, il nostro caro fratello “eremita” a Montezago ha celebrato la Santa Messa e nella sua omelia ha commentato il bellissimo brano del Vangelo di Matteo…quello delle “vergini”
“Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. Ora, mentre quelle andavano per comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.”
[Chiaro!!! NOI, sicuramente NOI che scriviamo, siamo gli stolti ma ci impegneremo per non dimentare e per evitare di arrivare in ritartdo all’appuntamento con il nostro Signore!].
La celebrazione è terminata con la deposizione della corona di alloro al monumento e la benedizione dei caduti ….poi la giornata è proseguita con convivialità.
Ouhhhhhhhhhh la la… mais il est très long cet article, et là… je n’ai que très très peu compris… bouh… tu parles de commemoration de la fin d’une lutte armée? de la guerre? pour que tout cela ne recommence pas? mais j’avoue que c’est à peu près tout ce que j’ai compris cette fois-ci… en tout cas, j’ai repéré le gâteau!!! là, je ne perds pas le nord!!
Arrivederci….
Oui! Cet article il est très long.. ma dovevo spiegare alcune questioni importanti.
-è utile ricordare le guerre e i caduti per non fare mai più guerre.
-i soldati italiani oggi sono impegnati per mantenere la pace nel mondo (Libano, Bosnia, Iraq, ecc…)e è giusto ricordare il loro impegno.
e poi……ho fatto un riferimento al Vangelo della domenica 6 novembre….(in Italia, come ben sai, la fede è molto forte!)….
ciao …au revoir