IL NOSTRO AMICO ANDREA DADOMO DICE ….
“Quindi, se ho fatto il militare o il servizio civile, servendo la cosiddetta Patria, andrò in pensione un anno più tardi. Se invece ho fatto il parlamentare per qualche mese, mi prendo un bel vitalizio….”
COMMENTO DEL BLOG..
Si caro Andrea….hai sbagliato carriera! Consolati sei in buona compagnia ma forse ritirano il tutto ……(gatto quando è nel sacco!)
Naturalmente nessuno del governo si assume la paternità di questa bella pensata! Che coraggiosi!!
Facile mettere le mani delle tasche dei soliti noti e dei comuni! Facile far finta che non esistano gli evasori, i privilegi dei politici e poi dar la colpa di tutto allo sciopero dei calciatori…
LA MISURA E’ COLMA!
non so di chi sia la paternità della proposta di eliminare l’anno di naia dal conteggio degli anni utili per la pensione, ma non mi stupirei a trovarli tutti d’accordo, dal più a destra al più a sinistra, tanto di lorsignori nessuno ha fatto la naia. Chi perché figlio di papà, chi perchè renitente amnistiato, chi obbiettore, chi perché infilato dallo zio nei servizi segreti (li fino agli anni 90 c’era posto per tutti i buoni a nulla ammanicati figli della nomenclatura) chi perché aveva in corso le pratiche per cambiare sesso… fatto sta che nessuno di coloro che oggi siedono in parlamento si è mai alzato dalla branda al suono della trombetta.
Ai tempi della mia naia alpina (purtroppo tanti ani fa…) avevo fatto un periodo di aggregazione in Baviera ai Gebirgsjaeger , la fanteria da montagna della Germania occidentale e ricordo che durante una delle tante marce, alla pausa pranzo , sul sasso di fianco al mio c’era seduto il tenente colonnello, comandante del battaglione che mangiava nella sua gavetta chiacchierando amichevolmente con i soldati di leva.
Durante i vari campi fatti in Cadore, ricordo che noi poveri alpini di leva eravamo nel fango o sotto la neve a ripararci in qualche modo per evitare di bagnare la pastasciutta, mentre gli ufficiali (con grado mai superiore al colonnello) se ne stavano sotto una tenda serviti da camerieri in camice bianco…. Già da allora il mio amore patrio cominciava a vacillare….. non dico ora dove si trova per decenza…. nonostante che sia un dipendente statale ….o forse proprio per questo….
da allora la fiducia nella classe dirigente italica (di qualsiasi colore e sfumatura) e non solo in quella politica, si è dissolta lasciando il posto ad una sola certezza, la mancanza di futuro per questo vecchio e moribondo paese dove tanti poteri, piccoli e grandi si arroccano in difesa dei loro privilegi. Non esiste “la casta” ma esistono tante e troppe caste. (ritengo superfluo fare un elenco)
Quando è uscita la proposta di abolire i piccoli comuni ed alcune provincie mi si è riaccesa una tenue luce di speranza e mi sono detto: “ vuoi vedere che forse hanno un sussultò di dignità e cominciano a fare qualcosa? Dai forse dopo toccherà alle comunità montane, ai consorzi di bonifica, alle varie autority, ai prefetti , alla unificazione dei 5 corpi di polizia e via proseguendo da ente inutile ad ente inutile.. Chi lo sa magari poi attribuiscono le competenze di questi enti a 5 o 6 macroregioni confederate facenti capo ad un solo direttorio politico votato direttamente dal popolo…. Poi mi sono svegliato, avevo sognato di essere un cittadino svizzero che scambiava quattro chiacchiere con Gianfranco Miglio….
ciao