
Il CAI (Club Alpino Italiano) come ben sanno gli amici della montagna si prodiga anche sul fronte della “sentieristica” e lo fa bene….
Gran parte di quanto è segnalato nei boschi, nei crinali, nella montagna e alta collina in genere con il classico segnavia bianco e rosso è merito del CAI!
Molti di tali sentieri se ci sono ancora, se sono percorribili e se sono monitorati lo sono grazie alla collaborazione Comuni-Istituzioni- CAI!
Molti dei nostri bellissimi sentieri altovaldardesi da Vezzolacca a Vigoleno, dal monte Moria al passo dei Guselli, dal Menegosa a…. sono parte del “progetto”, come lo sono tanti altri del territorio piacentino, del CAI.
L’ottima “via francigena di montagna” denominata “la via degli abati” è frutto anche del loro instancabile lavoro (volontario!).
Dal 2012 hanno un progetto ambizioso: realizzare un grande “anello” sentieristico provinciale che quando sarà ultimato permetterà, in diverse tappe segnalate, di poter fare il giro dell’Appennino piacentino tra boschi, crinali, passi montani, pascoli e paesi. In poche parole…. una meraviglia!
Chissà che non vi siano anche pro-loco, volontariato locale organizzato o gruppi di operatori turistici che decidano di intervenire concretamente nell’iniziativa, di farsi coinvolgere….insieme al CAI! Perché, questa iniziativa, rappresenta concretamente un tassello base per costruire quello che si chiama “ sistema integrato”. Questa è la concretizzazione dell’infrastrutturazione base per il turismo montanaro piacentino.
Chissà…..!!