Una sera a Lugagnano (era poi ieri sera 28 febbraio) è stato organizzato un incontro dal comitato “basta nocività in valdarda”.
Non c’erano oltre 50 persone ma l’incontro è stato molto interessante e “istruttivo” per due precisi motivi.
- abbiamo capito quanto l’installazione di una semplice antenna-ripetitore telefonico possa rappresentare un pericolo per la salute;
- abbiamo capito che i sindaci hanno poche armi per fermare eventuali installazioni “selvagge” di antenne sui loro territori.
La platea “istituzionale” era di tutto rispetto: consiglieri di maggioranza e opposizione e i sindaci di Lugagnano (che ospitava la serata), Castell’Arquato, Vernasca e Morfasso.
C’erano qualificate rappresentanze dell’ARPA di Piacenza, di Legambiente provinciale e Italia Nostra Valdarda.
Il motivo scatenante dell’incontro era dovuto al fatto che nei pressi di Lugagnano, nel confinante territorio di Vernasca, è stata installata una grossa antenna telefonica, che punta sul capoluogo lugagnanese, molto prossima a diverse abitazioni.
I promotori dell’incontro (tra i quali Monica Negri e Marino Longo)cercavano, attraverso l’incontro, soluzioni condivise con le istituzioni per una maggior tutela tanto degli interessi generali della cittadinanza quanto di quelli della salute pubblica. A tal proposito è stato chiaramente detto che non sarà facile far riposizionare tale antenna ( anche alla luce del fatto che i comuni, in tal proposito, sono abbastanza inermi nei confronti degli installatori che agiscono per conto delle compagnie telefoniche nelle more di una legge nazionale estremamente a loro favorevole).
Da parte degli esperti e degli stessi ambientalisti è stato ribadito quanto il pericolo per la salute da inquinamento “elettromagnetico” sia sempre dietro l’angolo e quanto lo stesso uso di un semplice telefonino in maniera prolungata, senza auricolare o viva voce, possa aumenta il pericolo per la nostra salute in generale…
Figuriamoci, di conseguenza, quanto danno possa provocare una grossa antenna-ripetitore posizionata in maniera “selvaggia”.
Per tale motivo, relativamente alla problematica di queste antenne-ripetitori, il suggerimento che ne è scaturito, da parte degli esperti e dei portavoce degli ambientalisti presenti, è stato quello chiedere ai sindaci l’adozione di regolamenti comunali per normare l’installazione di tali antenne in luoghi ” maggiormente idonei”e non a ridosso di case, edifici pubblici e luoghi d’interesse paesaggistico (che è l’altro degli aspetti da salvaguardare).
La nostra piacevole sorpresa è venuta alla fine dell’incontro quanto tutti e 4 i sindaci, con molta enfasi e passione, hanno pubblicamente dichiarato di volersi mettersi dalla parte dei cittadini e di voler adottare quegli strumenti (i regolamenti) che tutelino le ragioni della salute di tutti.
Una bella dichiarazione di concreta vicinanza alla gente che in questo momento non guasta proprio. Già questo è un bel successo…poi vedremo se, a livelli istituzionali superiori, non riceveranno ostacoli…ma noi saremo con loro.
Il comitato proseguirà nella sua azione cercando di coinvolgere altri cittadini e altre zone della vallata.. ma è stato un vero peccato dover constatare l’assenza dell’assessore regionale Freda!
[…] Ieri sera a Lugagnano c’erano 4 sindaci…per saperne di piu cliccate qui! […]
importante ricordare che il comitato riunitosi in assemblea permanente si smobiliterà solo dopo aver ottenuto la rimozione dell antenna in questione…con qualsiasi mezzo!!!!! Compreso il boicottaggio dell sim e altre iniziative e rappresaglie………Ricordiamo anche che, a lugagnano esiste la squadra che ha vinto il campionato italiano di tiro alla fune, e gli atleti fanno parte attiva del comitato…….a buon intenditor…..