Sabato pomeriggio 18 ottobre, dalle ore 16 alle ore 19 e domenica mattina, per una breve visita, siamo andati a passeggio per la fiera di San Fiorenzo e ci siamo fatti un opinione…complice il bel tempo che ha fatto la sua parte.
QUEL CHE RESTA DIFFICILE DA DIGERIRE…
1- Le caldarroste! Siamo in autunno, tempo di buona frutta e castagne ma a Fiorenzuola i vari castagnari praticano prezzi da boutique!
Caldarroste a 25 € al kilo! Un sacchetto con diciotto castagne medio-piccole pesano due etti e le abbiamo pagate 5 €, con 4/5 da buttare, prezzo da oro puro…
Non può, a questo punto mancare una preghiera, alla cara amministrazione comunale: Vieta queste cose! Assegna il commercio di tali frutti solamente alle associazioni del territorio, agli alpini o a chi vuoi ma non a questi “orefici”.
2-Il cibo spazzatura! Si sprecano migliaia di parole per raccomandare il consumo di cibo vero e non spazzatura e poi in tutte le fiere paesane (in tutte!) ci propinano improbabili piadine romagnole, che di romagnolo hanno solo il nome, farcite con prosciutti o formaggi dalle fantasiose provenienze. Poi ci sono le immancabili distese di croccanti, caramelle e zuccheri vari ecc… e qui si sprecano “tracciabilità” e HACCP che sono la croce dei pasticcieri e dei ristoratori professionali … Un vero trionfo di grassi di chissà quale origine, di ketchup con pomodori made in china ecc…ecc…
3-Sabato in piazza f.lli Molinari c’erano quattro stand tra i quali quello di una nota città del sud, città meravigliosa ma cosa ci azzecca con Fiorenzuola? Gemellaggio? In quel comune hanno tanti soldi da sprecare per queste “finte promozioni del territorio” che paghiamo tutti noi contribuenti…oppure è la loro Regione che butta i nostri soldi? Il resto? Non c’era un bel niente! Un salumificio della Valtidone e una società commerciale che vende formaggi piemontesi a prezzi medi di 25 € al kilo. Neanche il grana migliore costa così tanto al mercato del giovedì! In generale prezzi altissimi manco fossero negozi di delicatessen. Caro Comune vogliamo capire che queste fiere sono dei mercati e non delle esposizioni da boutique?
QUELLO CHE FUNZIONA O POTREBBE…
1-Durante la nostra lunga passeggiata ci siamo fermati a bere un caffè nella terrazza di un bar centralissimo alla fiera: ottimo, pulito, prezzo nomale, barista gentilissima. Al ritorno verso le 19 idem in un altro bar per un aperitivo…
2-Bella, bellissima come sempre la piazza curata dal quartiere Posta dei Cavalli. Sempre da ammirare le loro fantastiche “ricostruzioni” storiche. Quell’interno-casa rurale era qualcosa di bello e di reale…vero…nostro…non mancava niente, il girello per i piccoli della famiglia, il prete per scaldare il letto, perfino un “cesso” da cortile. Poi la cucina, con la polenta, il cibo più presente sulle nostre tavole del tempo e quel tocco di arte contadina con centrini, lenzuola, federe… Che dire? Bravi, bravi, bravi! Dimenticavamo… le bici-lavoro e la “prima”cyclette …troppo fantastico!
3-Bella l’officina, la bottega del fabbro, piazzata vicino alle scuole, anche qui realtà pura, arte e solidarietà con tutti quegli attrezzi e il fuoco… Bravissimi.
4- In centro, come sempre, c’è chi ha fatto la fiera con grande impegno e chi ha buttato fuori “roba” tanto per… Un centro tuttavia sufficiente e finalmente con tanta gente.
5- Per tutto il resto di positivo che abbiamo visto citiamo “gli angeli” di Casa Morgana, quelli che si travestono da clown nei reparti pediatrici, li abbiamo salutati e incoraggiati…e tutti i volontari fiorenzuolani al lavoro…tutti per quello che hanno fatto.
Forse Fiorenzuola non vuol copiare Lugagnano e neppure Cortemaggiore e Carpaneto e forse ha anche ragione ma con i produttori agricoli occorrerebbe fare uno sforzo “istituzionale” maggiore. Non stiamo parlando della sola riproposizione di quanto si vede al mercato del giovedì ma di una “vetrina” delle nostre eccellenze offerte dai produttori veri e non da improbabili “ambasciatori” del Made in Italy… che di nazionale hanno solo il posto che occupano e, qualche volta, gli operatori che stanno dietro al bancone.



troppo facile scrivere e non sapere quali sono le realtà
solo punti di vista diversi e nient’altro. le altre realtà che non conosciamo (nessuno conosce sempre tutto)potresti raccontarle…
raccontale andrea le altre realtà, sono curiosa anch’io