La Via Francigena va… (lettura semiseria delle prime due giornate)

Acquapendente è una cittadina della Tuscia, quella alta, che ha tante caratteristiche positive: bei monumenti, con la chiesa che contiene una cripta del Santo Sepolcro super, buone strade, prezzi contenuti per i servizi turistici e per i pellegrini; si mangia e si beve bene e ci passa pure il percorso uffficiale della Via Francigena dopo aver attraversato la Toscana. E non è poco se pensate che il tutto è condito con un bel lago (Bolsena).


Ma il percorso della Francigena segue, a volte, troppi campanili e le “discese ardite e le risalite…” si fanno a volte esagerate (opinione personale). In compenso troviamo gatti affettuosi, cani coccoloni, pecore al pascolo e contadini al lavoro…

La Basilica di Bolsena
Forse chi ha progettato le tappe aveva pensato a questo e va bene così perché, di pellegrini, ne incontriamo tanti, e provenienti anche da tanti Paesi europei; e tutti molto meravigliati di attraversare una zona tanto bella quanto poco conosciuta dal turismo “maggiore”.

Dopo essere partiti da Acquapendente, da metà tappa circa, ovvero da San lorenzo nuovo a Bolsena, lo spettacolo per gli occhi è garantito. In questa stagione c’è un’esplosione di fioriture davvero sensazionale con le gialle ginestre che sono tante, grandi e ovunque; Km di sentieri e carrarecce immersi nella naturale fioritura di ginestre, papaveri, fiordalisi, colza, margheritoni ecc… che fanno da contraltare al verde magnifico della boscaglia e della campagna, al blu del lago e all’azzurro del cielo, in un susseguirsi di lievi saliscendi fino a Bolsena.

Dopo 22,5 km a piedi arriviamo, nel primissimo pomeriggio, nella menzionata Bolsena medievale, e si entra dalla Rocca dei Monaldeschi; da ammirare con l’adiacente chiesa di San Salvatore e il panorama sul lago!!!

Ma a quest’ora la fame è tanta, sono le 14,30 (ci eravamo fermati a far un’ora di chiacchiere a San Lorenzo nuovo) e ci fermiamo alla piccola osteria della piazzetta dell’orologio, due scalinate sotto al castello, un piccolo scrigno di intima bellezza.

E poi si attraversa l’intero centro storico fino alla Baslica-santuario dedicato a Santa Cristina, che è un vero gioiello. Alloggiamo in un piccolo B&B per pellegrini proprio di fronte alla Basilica.

E alle nove siamo a letto non prima di aver gustato un buon gelato fatto con ingredienti naturali da due giovani gelatai locali a due passi dal santuario. Oggi si parte, zaino in spalla, per Montefiascone, sempre con vista sul lago…

Sergio Efosi (bozza non corretta )

Chiesa di San Salvatore a Bolsena

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