Sergio Efosi*
Settesorelle (Settsurèl), il bel nome della frazione del comune di Vernasca deriva dal latino “Septem Sorores”; adattato nella lingua italiana in Settesorore fu denominazione ufficiale fino a tutto il 1700.
“…La prima ricorrenza scritta del nome Septemsorores si incontra però in un documento redatto a Carpaneto il 15 Gennaio dell’anno 823(¹)…”.

Ma non è di questo che vorrei parlare con questo post.
Ieri, per l’intera giornata, pur poco recalamizzata, si è svolta la seconda edizione di “arte nei cortili“, per stupire e emozionare. Tra cortili e case, a cielo aperto lungo un piccolo itinere nella cornice naturale dell’alta valle, esponevano artisti provenienti dalla Valtolla-Valdarda e dal lodigiano.
Era annunciata una giornata con Bellaviti Teresa (organizzatrice della bella manifestazione), Bozzi Alberta, Costa Goffredo, la Falegnameria Tiramani, Martinenghi Alberto, Ottonelli Armando, Pisanello Romualdo e si attendevano le visite degli amici della montagna e degli appassionati d’arte… e cosi è stato.
Niente fioriture estive, pochi frutti dunque ma tanti appassionati visitatori tra case in sasso, cortili, opere d’arte e simpatia.
Settesorelle è una piccola oasi di tranquillità in Valtolla, alta Valdarda, fatta di prati stabili, case in sasso, talune ben ristrutturate, una trattoria , una chiesa antica posta sul piccolo colle-bellavista, dirimpettaio dell’imponente e sovrastante monte Palazza; e tutt’intorno boschi di castagno, roverella, faggio, ecc…
In tutte le stagioni, da oltre 15 anni, passo da queste parti in auto o a piedi e l’unica variazione sostanziale che ho visto sono state le belle ristrutturazioni di alcune vecchie case rurali in sasso; ma anche l’incrementarsi del degrado di quelle abbandonate che ha colpito come ovunque nel nostro Appennino.
Pochi abitanti che vivono in un mare verde puntellato, in questa stagione di avanzato estate, di fogliame ingiallito e bruciato, marrone, segno evidente del perdurare della grave siccità che ha colpito le province ducali di Piacenza e Parma.
Settesorelle è meta ideale per lunghe e tranquille passeggiate o punto di partenza e passaggio per escursioni attraverso i numerosi sentieri del CAI che, in parte, ripercorrono i luoghi della storia più recente, quella della resistenza contro i nazifascisti.
Ieri abbiamo costatato con estremo piacere che hanno messo mano a qualche ulteriore ristrutturazione di vecchi edifici rurali in sasso e la speranza è che cresca questa bella manifestazione artistico-culturale insieme al progressivo e costante salvataggio di questo patrimonio della nostra civiltà contadina.
Note
1- Angelo Carzaniga in Quaderni della Valtolla
*fotoamatore, escursionista e narratore
BREVI DEL BLOG
1-Il post del 25 agosto u.s. “I pettegolezzi…” in tre giorni è stato letto da 397 utenti del blog, in massima parte italiani ma anche europei e americani;
2-il livello di “media” inseriti nel blog è quasi saturo, su 3 GB disponibili oltre l’83% è stato utilizzato. Raggiunto il 100% sospenderò la pubblicazione;
3-ho notato che la pagina FB dedicata al blog incide poco sulle letture effettive dei posto pubblicati; evidentemente il blog ha un numero di iscritti che regolarmente lo consultano.


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