Farmacie in montagna?

tutti a portare aiuto e conforto a un "Gesù"....dove e quando serve!

Se c’è una questione sulla quale la “demagogia” non paga è proprio quella relativa alle farmacie e ai servizi socio sanitari in generale.

Le 93 nuove farmacie possibili in provincia di Piacenza ci sembrano figlie di questa logica! Sia ben chiaro non abbiamo parenti e amici di alcun tipo che praticano la professione ma  le stupidaggini sono tali e basta!

Nella nostra Montagna..tutta… forse occorrerebbe qualche [qualche!] nuova apertura ma senza esagerare. In valtolla non crediamo per nulla sia neppure questo il problema bensì quello di far restare chi c’è.

Da Mignano fino al crinale vi abitano stabilmente poche centinaia di famiglie come in parecchie parti di Vernasca e Lugagnano [dove di farmacie ve ne sono due] e quindi….

E quindi…. come garantire la continuità, la tempestività “farmaceutica”  ed eventuali altri servizi socio sanitari rappresenta “il problema”…. e non altro.

Quelle poche volte [grazie a Dio] che è stato necessario rivolgerci  tanto alla farmacia di Morfasso quanto a quella di Bore ci hanno procurato un  farmaco mancante “particolare” in poche ore…con professionalità e gentilezza…e in ogni caso mi avevano anche offerto “alternative” validissime.

Non conosciamo bene la situazione delle zone di Borla e dintorni ma per il resto crediamo che i problemi siano altri….

  • la garanzia delle guardie mediche (sempre!…Premiando i medici che scelgono di restare almeno “X” anni a esercitare e a risiedere in montagna);
  • la garanzia della copertura delle ambulanze territoriali;
  • la garanzia della copertura “diffusa” dei defibrillatori in ogni luogo ove possibile;
  • la garanzia dell’efficienza [efficienza vera!] dei servizi telefonici capillare senza zone d’ombra;
  • il mantenimento e il rafforzamento dell’assistenza domiciliare;
  • il mantenimento e il rafforzamento dell’assistenza residenziale;

In ogni caso, tornando alla questione farmacie, diventa sempre più impellente che , per  ampie zone del nostro Appennino Piacentino più remoto,  si attivino“nuovi progetti di assitenza farmaceutica” domiciliare perchè  ben difficilmente a Zerba o a Cerignale potrà esservi spazio per una farmacia…

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