Nel nostro mondo collinare-montanaro le infrastrutture viarie (le strade) sono importantissime e sappiamo quanto lo sono per l’intero Paese! Nei piccoli paesi dei nostri Appennini queste infrastrutture sono, senza rischio di esagerare, d’importanza vitale se si vuol continuare a vivere, a lavorare ovvero ad usufruire di tali zone per il tempo libero. Per tale motivo, queste strade, le nostre strade dovrebbero essere sempre in condizioni ottimali e fruibili al meglio e invece….
Ci siamo presi la briga di percorrere in lungo e in largo tutta la media e alta Valdarda (amministrativamente parlando) e abbiamo purtroppo dovuto costatare che non è così…
Nei comuni della zona alta collinare e montana vi sono un sacco di piccoli paesi e borghi in gran parte attraversati da piccole stradine comunali che, negli ultimi 30-40 anni, sono state sistemate e adeguate alle crescenti esigenze di mobilità dei residenti. Sono stati fatti, in parecchi casi, importanti lavori di allargamento ed anche di asfaltatura utile, ma ormai è passato tanto tempo che gran parte delle originarie condizioni dei fondi stradali e delle relative scarpate o arginature sono divenute, nel frattempo, poco efficienti per non andar oltre……e nell’ultimo decennio, purtroppo, la situazione si è parecchio aggravata.
Invecchiamento della popolazione e crescente spopolamento hanno sottratto a tutte queste zone una risorsa gratuita che praticava (gli agricoltori e i loro famigliari!) da sempre la piccola manutenzione di gran parte delle strade e stradine utili per accedere a campi, boschi, paesi e frazioni e che provvedeva alla tempestiva regimazione dello scolo delle acque piovane per evitare dannosi ruscellamenti fuori “alveo”…..
I risultati di tali assenze sono evidenti e i loro costi collettivi altissimi.
Parecchie sono, infatti, le situazioni a dir poco critiche, con la presenza di numerose frane “rattoppate” e smottamenti seri che limitano la mobilità degli abitanti o la possono fortemente limitare in caso di maltempo appena superiore alla norma. Le ultime nevicate in taluni casi, per esempio, hanno anche peggiorato alcune situazioni già di per sé gravi. Talune riparazioni (non vuol essere critica ma constatazione!) risentono della logica “fil di ferro” (dove occorreva riparare la “catena spezzata” con giunti in ferro robusti si è potuto solamente far un rattoppo con un semplice e sottile “fil di ferro”)….. nel senso che occorreva-occorre- una riparazione molto più strutturata rispetto a quanto attivato.
Gli uomini di montagna e di campagna in generale sono abituati a non indugiare troppo nell’attesa di interventi esterni e quando possono cercano di tamponare l’emergenza ripristinando in qualche modo il transito carrabile. Questo invero succedeva fino a pochi anni fa…ora l’invecchiamento e il crescente spopolamento hanno “fatto venir meno” anche questo aiuto gratuito.
Fosse finita qui! Ora a complicare ulteriormente la situazione è intervenuta la grave crisi economica che ha svuotato tanto le casse statali quanto quelle comunali (soprattutto queste ultime!)… e allora come si farà a restare in montagna? Come faremo se non si potranno più aggiustare più le nostre strade? Chi mai potrà resistere in un ambiente sempre più isolato, distante da vie di comunicazione efficienti? Chi farà, a questo punto, la guardia alle nostre vallate?
Noi crediamo poco a questa logica del “va tutto male, non ci sono soldi per far nulla…ecc..ecc…” perché sembra figlia di quella che affermava “armiamoci e partite…” che ora si potrebbe tradurre in “ siamo in crisi, fate i sacrifici….” E intanto si aumentano tasse e tariffe e…. poi si spendono tanti soldi pubblici inutilmente tra auto blu, aerei da guerra, stipendi inutili, pensioni d’oro per i parlamentari e i ministri, finanziamenti assurdi ai partiti e si riservano “briciole” per i comuni e i servizi sociali in generale.
Di fonte a tutto ciò crediamo che non ci stiano raccontando la verità! Da nessuna parte! Questi “sacrifici” li dobbiamo fare solo noi e basta!
Allora sapete che diciamo? Basta chiacchiere e comizi, noi non chiediamo un grande sforzo, ma quel poco datecelo subito!