
Il vicecommissario della Provincia di Lodi, Mariano Savastano ha affermato che lo stabilimento Buzzi Unicem di Vernasca, entro il 2015, inizierà la produzione di carbon next, con l’utilizzo di rifiuti provenienti dall’Oltrepò.
Questo si apprende leggendo Piacenza 24 e Libertà.it oggi, 25 ottobre 2013 alle 18 circa.
Le reazioni non si sono fatte attendere.
L’assessore all’ambiente della prov. di Piacenza, Patrizia Barbieri “Savastano non ha alcun titolo per predeterminare l’esito di decisioni che competono al territorio di Piacenza ..non si capisce sulla base di quale fondamento il vicecommissario possa affermare che combustibile secondario, derivante da rifiuti del lodigiano, sarà utilizzato da qui a sei mesi nell’impianto di Vernasca; la società ha presentato una domanda in tal senso ma l’esame della proposta non è ancora stato avviato e sono in corso accertamenti”.
Il sindaco di Vernasca Gianluigi Molinari “E’ incredibile apprendere una notizia simile dal giornale speriamo sia solo frutto di una leggerezza. Siamo contenti dell’intervento della Provincia alla quale chiediamo però di prendere una posizione netta unanime con quella della vallata che dice No ai nuovi rifiuti. La vicenda necessita di essere approfondita anche per evitare fraintendimenti che fanno male alla nostra popolazione”.
Il sindaco di Lugagnano Jonathan Papamarenghi “un’uscita infelice non hanno tenuto conto della vocazione del territorio che è sicuramente quella di preservare i posti di lavoro ma anche di tutelare l’ambiente in cui viviamo. Provincia e Regione devono dare una risposta determinata”.
il sindaco di Morfasso Enrico Croci chiede l’immediata convocazione di una riunione per far chiarezza su una vicenda, quella dei “rifiuti” che lo stabilimento vorrebbe bruciare che coinvolge migliaia di persone “Chi decide di investire sul nostro territorio con queste premesse non può che trovare l’opposizione di amministratori determinati a difendere non solo il territorio della Valdarda, ma anche la dignità delle persone che la abitano”.
Il primo cittadino di Castellarquato Ivano Rocchetta “Sono rimasto basito siamo compatti nel difendere il nostro territorio e ho fiducia nell’amministrazione provinciale”
Lo stesso ingegner Renato Ferrero, responsabile dell’ ambiente del gruppo Buzzi Italia dichira “E’ in corso un iter di autorizzazione, al vaglio di Provincia e Regione, impossibile quindi potersi pronunciare sull’esito”.
COMMENTO DEL BLOG
Ci tolgono l’ospedale di Fiorenzuola e in cambio ci regalano rifiuti dal resto dell’Italia? No grazie! Sono finiti i tempi che con la promessa di lavoro si mandava la gente a morire in ambienti di lavoro e zone altamente inquinate.
Salvaguardiamo i nostri ambienti di vita!
Provincia senza tanti tentennamenti si pronunci contro tale ipotesi come lo hanno già fatto i sindaci locali. La regione spieghi perché qui l’ambiente non potrebbe supportare tale ulteriore impatto. Basta con queste porcate contro la valdarda!
E’ interessante il passaggio “[…] vallata che dice No ai nuovi rifiuti”.. Nuovi? Vuoi vedere che già ne bruciano..??
vero !!purtroppo.la pratica di bruciare combustibili secondari alternativi e lo smaltimento di materie prime secondarie,ovvero resti di produzioni e scarti ( rifiuti) è una pratica antica di anni. non cetto una novità.I cittadini non hanno mai chiesto di sapere con certezza cosa si brucia e cosa si produce nei forni della valdarda
tanto meno le amm. hanno mai fatto corretta informazione sull argomento.
un articolo scientifico: http://www.ehjournal.net/content/12/1/20