
L’OZIO SUI MONTI TRA UN GIRO NEI BOSCHI, LA BRISCOLA, DUE FETTE DI SALAME E…UN RUS.
Il 16 di giugno di cinque anni fa scrivevo “27 gradi tendenti ai 30 e…finalmente un po’ di bel tempo dopo settimane di perturbazioni. Serviva che l’acqua facesse capolino ma…il troppo è troppo!”.
Ecco siamo ancora più o meno a questo punto, con temperature ballerine, con il tempo incerto e temporali in agguato quando tra pochi giorni è la stagione nuova, quella che piace a tanti di noi, che meglio si concilia con la nostra voglia di “fuga…”.
Fuga dalla fretta, dal rumore del piano, dai pettegolezzi; fuga e voglia di vagare senza meta verso il sud della provincia alla ricerca dell’ozio, del colore, del gusto, dei sentieri da percorrere in lentezza, dei panorami da ammirare e contemplare…
Verso l’Appennino che ci piace, quello più in alto dove ci attendono boschi freschi, acqua buona, fiori, frutti selvatici e se siamo fortunati funghi…
La nostra montagna, le nostre alte colline, la Valtolla sono belle sempre e lo sono in maniera speciale in primavera, estate e autunno; ma qui si sta bene quando altrove si “boccheggia”, quando i giorni sono lunghi e le notti brevi e da vivere.
E qui sui monti è bello anche oziare, rallentare, riposare e rendersi conto che l’aroma di una fetta di salame piacentino, tra il profumo essenziale delle piante in fiore, produce una “chimica diversa”…quella conosciuta solo da chi pratica questi esercizi appena accennati.
È dopo aver trascorso il mattino andando per boschi aspettando il rintocco della campana del mezzogiorno che si espande nella valtolla da Vernasca a Morfasso, da San Michele fino a Vezzolacca, che prefiguriamo l’agognato ozio del pomeriggio; un ozio possibilmente creativo leggendo un quotidiano, un libro, ascoltando musica o chiacchierando e giocando a briscola tra una fetta di salame e un rus.
Editoriale di Sergio E. Valtolla