Ma la diga di Mignano no…

Per fare questo post riprendo parti di una lettera al direttore del quotidiano “libertà”…del 2013, ovvero quattro anni fa. «
Egregio direttore,
l’altra mattina mi sono trovato a passare per la Valnure, e ho notato una cosa che mi ha particolarmente colpito: i cannoni “spara-acqua”, utilizzati per innaffiare le colture nei campi. Ripensando a quanto letto su Libertà nei giorni scorsi, mi è venuta anche in mente la pista ciclo-pedonale …che costeggia un campo di mais, e alla grande quantità d’acqua che viene sprecata per irrigarlo: possibile che non ci sia un metodo alternativo per evitare una così grande dispersione della risorsa, per di più sotto gli occhi di tutti?
…. L. Galli…».

La questione dell’uso dell’acqua della diga di Mignano, che quando è piena contiene oltre 10 milioni di metri cubi del prezioso liquido, è un tema aperto anche in Val d’Arda da anni.

Nessuno, non sicuramente io, ha in mente di proporre di privare l’agricoltura di acqua per irrigare le coltivazioni e abbeverare il bestiame , ma per quanto possiamo vedere, ci sembra che per ora non “ci sia trippa per gatti” ovvero non c’è acqua.

E quando c’è stata mi è sembrato che si sia esagerato con l’irrigazione di colture che hanno poco a che far con la agricoltura zootecnica locale.

Da  mesi la diga sembra una pozzanghera con pochissima acqua in un contesto ambientale irriconoscibile. Sponde desolate che mettono in rilievo ancor più la strada provinciale disastrosa da medioevo  che da Lugagnano sale fino a Morfasso e costeggia il nostro lago artificiale sulla sponda destra.

Negli anni scorsi anche in Valdarda, per dirla con il lettore di Libertà citato, abbiamo assistito all’uso massiccio di acqua per irrigare mais e pomodori …con l’uso dei “gettoni”/spreconi che non di rado irrigano anche le strade.

E questo rende bene lo spreco di una delle risorse naturali che inizia a scarseggiare! Allora mi sono chiesto, per l’ennesima volta: “possibile che non ci sia un metodo alternativo per evitare una così grande dispersione della risorsa più preziosa per la vita dell’uomo e degli animali ?”.

Senza acqua il bestiame, e gli animali tutti, muoiono  ma anche l’uomo non può vivere senza questo “oro liquido naturale ”!

Allora non sprechiamo acqua! Gli agricoltori senza bestiame siano indirizzati a colture meno idroesigenti in estate. Se occorre si autorizzino coltivazioni di mais e altre colture industriali ( pomodoro, ecc…) solamente in presenza di impianti goccia a goccia. Il consorzio attivi una seria politica in tale direzione, le Regioni e la CEE attivino interventi agevolati affinché nella pianura padana si sviluppi un’agricoltura che non sprechi acqua. I comuni e le loro società di gestione dei servizi siano indirizzati a sostenere la revisione delle “reti” di distribuzione dell’acqua potabile che non permetta dispersioni…

Non si farà tutto questo? Allora  aspettiamo solo che il buon Dio ci permetta di riempire la nostra diga anche per la prossima estate… per poi continuare a sprecare il suo contenuto in pochi attimi.

E poi c’è il problema da afffrontare urgentemente degli scarichi nei fiumi e nei torrenti di acque reflue non idonee, dell’uso troppo frequente di diserbanti, anche nei vigneti,  e concimi in terreni che ormai sono”stanchi” di supportare tali schifezze; e c’è il problema del prelievo in falda abusivo da parte di un sacco di aziende.
Aspettiamo (aspettiamo da anni!) la prima mossa da parte del comune capoluogo della Valdarda Fiorenzuola e del consorzio che gestisce la nostra preziosa fonte di vita!
E comunque non è solo un tema valdardese, e comunque l’acqua quando c’è non va sprecata, il territorio tenuto bene, gli alvei dei torrenti salvaguardati e puliti,  le falde non inquinte, gli scarichi nei torrenti controllati…ecc…ecc…

Non scherziamo con la natura, non maltrattiamo la nostra madre terra.

Sergio Efosi

Bozza non controllata

2 commenti

  1. Caro Sergio, la situazione è abbastanza seria e meritevole di preoccupazione, anche perchè se in montagna non piove e la diga è vuota, in pianura le cose vanno anche peggio, visto che le falde stanno andando sempre più giù.. e già di loro non stanno in piena salute. Ti lascio qui sotto un link a un mio contributo di qualche anno fa sulla questione. A presto, Andrea
    https://www.ilgeologo.com/single-post/2017/04/30/Le-falde-acquifere-rischiano-di-esaurirsi

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