
ANTEFATTO
Quest’estate trascorsa l’abbiamo osservato per bene. Salvo rare eccezioni il sole non si è fatto vedere granché, e spesso per tutto il giorno, mandandoci vagonate di nuvole, cieli grigiastri e serate freddine. Questo non accadeva solo quando eravamo nel Salento, a fine giugno. Nel ritorno, già a Pesaro, acqua a volontà.
Qui in alta collina e montagna, nel piacentino, era così: mattinata prima freschetta, poi un po’ meglio fino alle cinque, tra passaggi nuvolosi e lievi brezze e giù fresco per la sera.
A dire il vero capitava che nel tardi nel pomeriggio, diciamo verso le sei, meglio sei e mezza, finalmente il sole faceva capolino, si faceva vedere ma niente di sconvolgente, niente da sudarci sette magliette. Ci propinava giusto un bacio, un bacio e poi spariva dietro a quella montagna con tramonti a volte anche molto belli, rossastri e sempre affascinanti.
In pratica una strana estate con il sole che ha giocato molto, moltissimo a nascondino, che andava in giro a riscaldare l’intera Europa ma che da noi arrivava di fretta e presto se ne andava.
E noi sempre lì che spiavamo le sue mosse, consultavamo trombe, lunari e almanacchi, meteo.it, meteo rai e cose del genere; noi lo attendavamo e ci preoccupavamo per questo e quello: poveri operatori del turismo…, ma come farà a maturare l’uva e che vino berremo…, e adesso come faranno gli organizzatori della festa della ghianda fritta…e via di questo passo.
A DOMANDA RISPONDE
“Fratello sole tornerai a riscaldare le nostre estati? Ci potresti avvisare in caso contrario?”
In tempi moderni, di massima diffusione di certe tecnologie comunicative, potremmo accontentarci anche di un SMS, costa poco e fa bene il suo servizio.
Ma una risposta l’ha inviata proprio ora! Ecco il suo SMS: “sarete mica così scemi da esservi preoccupati per una sola estate?”.