Un assessora del comune di Fiorenzuola promuove un corso di autodifesa per le donne e, diciamo noi, fa bene. Non è il primo comune che lo fa e non sarà neppure l’ultimo.
Siamo arrivata anche a questo! Furti, aggressioni, violenze contro le donne e le giovani, bullismo contro persone deboli e cose del genere stanno aumentando e ci si organizza.
L’articolo di presentazione dell’iniziativa di “Libertà”¹ inizia così: «Bologna, due giorni fa: una 43enne viene aggredita da un uomo che la blocca e le tappa la bocca per derubarla. Milano, Navigli, cinque giorni fa: una 40enne mentre fa jogging in pieno giorno viene accerchiata da una banda di balordi, spinta contro un muretto, sfregiata con un vetro su ventre e viso...». I casi di aggressione sono quotidiani e sono stati raggiunti livelli intollerabili.
Ma l’autodifesa delle donne, pensiamo, deve essere estesa anche a morosi e mariti che le considerano “roba loro”, merce da possedere e non esitano ad ammazzarle di botte e non solo…per gelosia e stupidità, magari in presenza dei figli minorenni.
Ma una donna che impara l’autodifesa potrebbe non distinguere bene la questione e trovarsi nel mercato a Fiorenzuola e assistere a un borseggio, intervenire e rifilare al delinquentello/a di turno botte da orbi. Immaginate che gusto vedere una scena simile! Certo un po’ da far west ma se si fa il corso di autodifesa…questo piccolo rischio si deve pur correre. Se a beccarle è un verme che borseggia una donna , sia esso/a gitano, straniero o italiano poco importa…
Ma se a “beccarle” è uno straniero è razzismo? E invece se a beccarle è un italiano cosa si rischia?
Una cosa è certa nel nostro Paese: si rischia di più ad essere aggrediti che non ad essere essere aggressori. Rischia di più chi si è fatto svaligiare la casa che non chi lo ha fatto. Chi commette furti e violenza, una qualsiasi forma di violenza o di furto, quando va bene, molto bene, se lo “beccano” (se!!), paga una volta su 1000. Il resto è impunito, condonato e assolto per vari motivi che per noi sono quasi sempre incomprensibili.
Auguriamo tanto successo all’iniziativa² ma in cuor nostro speriamo che questo serva anche a far desistere i violenti e i ladri.
Se non sarà così…W le donne!
¹) l’articolo è firmato da Donata Meneghelli, sul quotidiano Libertà del 07-11-2014.
²) Per iscrizioni e informazioni rivolgersi agli uffici comunali di Fiore per te, Largo Gabrielli n. 4 (dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13 – martedì dalle 8,30 alle 16,30 e-mail: info@fioreperte. it)