La continuità del servizio di erogazione dell’acqua è messa a dura prova dalla carenza di pioggia che nel nostro territorio ha registrato un calo incredibile, gli esperti parlano addirittura dell’80% in meno rispetto al 2016.
La situazione è dunque molto critica e occorrerebbe che le autorità locali prendessero serie iniziative (può essere che quando leggete il post che sarà pubblicato dal blog all’una di notte del 9 giugno si già in atto un qualche provvedimento restrittivo…) per garantire l’approvviagionamento in tutte le case il più a lungo possibile, e a livelli accettabili in attesa che si superi la fase critica.
Nei mesi invernali non è quasi piovuto, la diga di Mignano, per restare in Valdarda, è a livelli di riempimento veramente molto scarso.
E quell’acqua residua serve a noi ma anche agli animali domestici e per le colture agrarie.
la società consortile che gestisce la diga avrà già, forse, fatto il necessario per affrontare la eventuale crisi ma potrebbe, data la situazione idrica attuale, non essere assolutamente sufficiente.
Stiamo vivendo una vera e propria situazione di emergenza che deve essere affrontata con rapidità evitando sprechi nelle grandi utenze agrarie, in quelle industriali e in quelle domestiche.
Ritengo anomalo l’uso dei gettoni per irrigare, mi pare più utile l’uso del goccia a goccia.
Occorre che anche noi utenti privati razionalizziamo l’uso dell’acqua evitando consumi anomali per fiori e orti…e piscine. È ora che ci si renda conto che non si può non tenere conto del cambiamento climatico in atto che ha profondamente mutato lo scenario in cui viviamo; è ora che ci rendiamo conto che l’acqua è più preziosa del petrolio.
Non sarà bello dirlo ma credo, e non me ne vogliano i cultori degli orti domestici, che sia meglio un orto stagionale rinsecchito che un rubinetto senza acqua.
Verranno tempi migliori per fiori e orti domestici ma oggi no, oggi stiamo attenti all’uso dell’acqua potabile e dell’acqua dolce in generale…
Basta sprechi d’acqua, basta inquinamento in Valdarda e ovunque.
Sergio Efosi
Gentilissimo e bravissimo Direttore,
complimenti per la ricchezza della Sua “creatura” e per i temi trattati.
Per stare in tema, e non voglio menare gramo, penso che il Sahara sia sempre più vicino in tutti i sensi.
Si assiste, quotidianamente, allo sbandieramento dei dati del PIL; ce ne fregiamo di una migliore distribuzione delle risorse, ce ne fregiamo di una politica di procreazione responsabile per l’intera Madre Terra, si presume, come si verificò dal 1492 con l’ emisfero occidentale, che Marte o qualche altro pianeta sia abitabile ( mi scappa da piangere!), ecc. ecc………
Suggerisco due piccole cosucce da fare prima possibile:
—obbligatorietà di immissione in falda di acque piovane, eliminazione di aree impermeabilizzate con cemento ed asfalto, questo, soprattutto, nelle aree pianeggianti.
—dotazione per i fabbricati di cisterne per il recupero delle acque piovane in misura direttamente proporzionale al volume edificato.
Sicuramente, quanto sopra, urta gli interessi precostituiti di chi vende l’oro bianco.
Grazie per l’attenzione.
Cordiali saluti