Tra le tante iniziative per valorizzare il territorio, l’amministrazione comunale morfassina presieduta da Paolo Calestani non trascura il turismo e la cura del proprio territorio; non trascura di incoraggiare i volontari escursionisti locali e valdardesi impegnati sul fronte del miglioramento della fruibilità della vasta rete dei sentieri locali che dal capoluogo risalgono verso i monti più belli del crinale, dal Lama al Menegosa, dalla Rocca dei Casali a Santa Franca, al Passo dei Guselli, ecc.
Due associazioni in particolare, “Via dei Monasteri regi”, che si occupa della valorizzazione della variante francigena della Valdarda e “Basta na…”, si stanno adoperando per migliorare la segnaletica escursionista e gli stessi sentieri. In questi ultimi anni le due associazioni hanno ripristinato e completato, tra gli altri, i sentieri che dal capoluogo raggiungono Teruzzi, il Menegosa e Santa Franca (il 95% del percorso si svolge su sterrato e nei boschi).

E risale a sole poche settimane fa anche il “completamento” dei sentieri dei partigiani a cura dei volontari del Museo della Resistenza piacentina che ha sede a Sperongia di Morfasso.

Nella giornata di ieri, domenica 4 giugno, nella prima mattinata il Sindaco coadiuvato da alcuni componenti della sua amministrazione, alla presenza di un gruppo di escursionisti locali, ha inaugurato l’ultimo sentiero locale ripristinato e completato dalla piazza del capoluogo a Santa Franca. Un sentiero escursionistico e devozionale di facile percorribilità che in circa due ore di cammino, attraverso la frazione di Rocchetta, permette ai più di raggiungere il santuario di santa Franca.

Al termine della breve cerimonia svoltasi nei pressi della nuova grande bacheca illustrativa della sentieristica citata (posta al bivio tra la piazza e le strade che salgono verso il Pelizzone e verso Santa Franca e/o Passo dei Guselli) un gruppo con circa una ventina di escursionisti ha raggiunto a piedi, percorrendo il nuovo sentiero con segnavia bianco-gialla, il santuario citato.
Morfasso, in tal modo, si candida a diventare uno dei punto di riferimento provinciali più importanti e interessanti per escursionisti e camminatori devozionali; attraversata dalla vasta rete sentieristica del CAI, dal devozionale “Cammmino di Santa Franca”, dall’anello di Giovanni lo slavo (e da altri sentieri dei partigiani), da quelli recenti di Morfasso-Teruzzi-Menegosa e Morfasso-Santa Franca (oggetto quest’ultimo dell’inaugurazione di ieri). Senza dimenticare i sentieri esistenti nel parco del Moria.
Tutto questo è stato reso possibile grazie al riconoscimento del lavoro dei volontari da parte del comune e grazie al contributo liberale di alcune imprese artigiane e commerciali locali.
Sergio Efosi