(Sergio Efosi Valtolla, fotoamatore, escursionista e narratore)
Stamattina apro il quotidiano Libertà e apprendo che l’ospedale di Bobbio sta per essere riclassificato in “ospedale di montagna”. Nell’articolo si fa cenno a una votazione unanime dei sindaci della vallata, con in testa quello di Bobbio, e agli investimenti che permetterebbero a tale ospedale (e al relativo comprensorio sociosanitario) di dotarsi di importanti servizi diagnostici. Nel medesimo articolo si conferma la realizzazione della casa della salute a Bobbio. Molto, molto bene!
Ma nelle altre alte e medie vallate piacentine la questione com’è?
Nella vastissima alta Val Nure non sanno come risolvere il problema della mancanza di pronto soccorso (vero e funzionante e non sulla carta) e altri servizi con relative dotazioni e personale. Incredibile!
In Val d’Arda, tutta, considerata la sua reale estensione, non c’è neppure un pronto soccorso e a fatica resistono le guardie mediche nei territori più interni.
Qui i nostri amministratori sono stati lungimiranti: in 30 anni siamo passati da 4 ospedali a mezzo. Forse prima erano tanti ma mezzo è davvero poco. Invece di stare uniti i nostri amministratori hanno brillato per divisione: destra contro sinistra, sinistra contro centro sinistra ecc…
Risultato: mezzo ospedale a Fiorenzuola, una unità riabilitativa ancora incompleta, zero pronto soccorso, centro vaccinale forse (a volte si e altre no… ma non si capisce da cosa dipenda).
In val d’Arda, in sostanza, vi sono gravi mancanze nell’ospedale esistente, rispetto a quanto fu promesso in fase di demolizione del vecchio padiglione. Il nuovo realizzato è solo “riabilitativo” (quello che c’era a Villanova). Pare che anche gli amministratori locali si stiano rendendo conto che questa situazione non va. Sapranno fare una forte azione unitaria affinché le cose cambino per davvero.
I rappresentanti locali dei partiti o delle formazioni civiche sono sul pezzo? In campagna elettorale hanno chiesto consenso ma poi come lo spendono?
Se si decide di fare un ospedale si dovrebbe agire di conseguenza e dotarlo di servizi che possano funzionare e non ripieghi.
Faccio fatica a pensare all’ospedale di Fiorenzuola (considerata la sua piccola dimensione) con tanti reparti. Preferirei poco ma parecchio specializzato e tra il poco ci dovrebbe stare un moderno pronto soccorso con posti letto, equipe medica e sanitaria specializzata e adeguata strumentazione.
Sarà possibile anche a Fiorenzuola ppure dobbiamo ritenere chiusa la partita sanità ospedaliera in Val d’Arda?