Cementeria della valdarda: a chi interessa la nostra salute?

Riprendiamo da Libertà del 29 maggio 2013

Nuovo Ulivo e Lega Nord vanno all’attacco sulla richiesta del cementificio di incenerire combustibili solidi secondari in Valdarda (ndr: anche Vernasca si è espressa contro).

Ma la maggioranza ( ndr: della Provincia), Carroccio escluso, stoppa e sceglie di non partecipare al voto dell’ordine del giorno presentato da Danila Pedretti (Lega Nord) e alla mozione spiegata al consiglio da Giovanni Quaratino ( nuovo Ulivo) «Ci vogliono i dati per capire la reale portata di inquinanti che la richiesta dell’azienda porta con sé, al momento non abbiamo materiale per poter prendere una posizione, anche se garantiamo la massima attenzione sul caso» ha detto il consigliere Antonino Coppolino del Pdl.
L’assessore provinciale all’ambiente Patrizia Barbieri ha sottolineato come «nessuno intenda passare sulla testa dei Comuni», rimarcando tuttavia una necessaria divisione tra il piano tecnico e il piano politico. «Non possiamo prescindere dai dati tecnici – ha detto la Barbieri -perché in caso contrario andremmo incontro a un’azione risarcitoria già ventilata dall’azienda. Noi garantiamo la massima serietà di valutazione su un caso così delicato: ogni cautela è necessaria. Se il consiglio lo riterrà opportuno, convocheremo commissioni conoscitive per aggiornare i consiglieri sull’iter della pratica».

Nel frattempo sul caso ha preso piede a Bologna l’asse Lega Nord – Movimento Cinque Stelle: … per richiedere la convocazione congiunta di tre commissioni, il Carroccio in questi giorni è tornato in pressing sui presidenti dei singoli organismi regionali per ottenere subito una data in cui discutere dell’argomento, alla presenza dei massimi dirigenti Buzzi Unicem, chiamati in audizione.
«…spiega il consigliere della lega  Stefano Cavalli – la Regione è tenuta a convocare le commissioni…. Siamo stupiti da tanto temporeggiare su un tema delicato come quello della salute pubblica. Questa è la politica dai tempi biblici che non ci piace. Vogliamo che tutti siano informati sui dettagli di richieste come quella avanzata dalla Buzzi, che hanno inevitabili effetti per la popolazione.  Da decenni la Valdarda deve convivere con un cementificio. Pretendiamo quindi una relazione chiara e trasparente sulle richieste dell’azienda… In gioco c’è la salute di un’intera vallata…».

Cavalli ha sollecitato inoltre l’immediata diffusione dei dati del registro tumori attivo da tre anni grazie all’iniziativa della consigliera provinciale Danila Pedretti.
E il  PD, Rifondazione e  Sel che dicono?
*le parti in corsivo sono riprese da libertà.

3 commenti

  1. Permettere l’utilizzo dei rifiuti incenerendoli nel forno del cementificio espone tutti gli abitanti della Val d’arda al pericolo di contrarre tumori. Ho una figlia di tre anni, e non posso permettere un attentato simile.

  2. Fateci capire: ma questa persona sta bene? Ma veramente, sta bene? Si rende conto di ciò che dice?

    Una fabbrica prospetta di bruciare di più (e, quindi, di inquinare di più, fosse anche SOLTANTO una maggiore quantità di CO2) e costei ne paventa un’azione risarcitoria?

    A rigore di LOGICA SEMPLICE (nesso di causa-effetto), sono gli inquinati danneggiati (provi lei a a cercare di respirare in una stanza senza ossigeno ma satura di CO2) ad avere titolo all’azione risarcitoria (e non gli inquinanti danneggianti).
    BV

  3. Si potrebbe utilizzare per incenerire tutti quelli che tutti noi abbiamo contribuito a mandare a Roma (Camera e Senato).La resa in Kcal sarebbe garantita ,per quanto mangiano abitualmente ,certo che inquinerebbero ,ma il rischio lo potremmo anche correre tanto i danni ,in un modo o nell’altro LORO li fanno

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