Frane:ricordarsi di non credere alle favole….

 

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DAL BLOG DI “ANDREA DADOMO” ABBIAMO “CLONATO” QUESTO BELL’ARTICOLO CHE VI SOTTOPONIAMO…..

Siamo sempre su questi argomenti. Frane, smottamenti e alluvioni.. sono ormai i termini più comuni che sentiamo al Tg, che leggiamo sui giornali..

E di solito stanno a braccetto con altri argomenti, del tipo: “X mila Euro in arrivo per sistemare la frana di Poggio buio”, “Un milione di Euro per rendere percorribile la strada di fondovalle“, ecc ecc…

E fino a qua siamo sempre nel mondo dell’emergenza e post-emergenza, nulla cambia, stessi costumi di sempre.. o per meglio dire, degli ultimi decenni.

A fine 2009, quando il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economca) stanziò circa UN MILIARDO di Euro per la realizzazione di piani regionali di riduzione del rischio, molti tirarono un sospiro di sollievo, finalmente pareva essere passata un’idea epocale:…..

MEGLIO PREVENIRE CHE CURARE…..

Vero che non l’avete mai sentita questa frase..??? Stupefacente…!

Il tutto a seguito di uno studio presentato alla Commissione Ambiente della Camera, che stimò in 44 miliardi di euro il fabbisogno per la messa in sicurezza del territorio. Un miliardo è poco si diceva.. ma da qualche parte occorreva iniziare..
Bene direte! NO…
Peccato per la notizia apparsa invece in questi giorni… Notizia che dice: Rischio idrogeologico, bloccati i fondi per il risanamento!

L’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) denuncia che “ 

a più di 15 mesi dall’assegnazione dei fondi, le risorse destinate alla riduzione del rischio idrogeologico rimangono però ancora inattivate.” La nota continua affermando che “complessivamente, sono più di 1.000 gli interventi pronti a partire. La dimensione media degli interventi finanziati è infatti di circa 2 milioni di euro. I cantieri, però, sono fermi perché mancano le risorse di cassa che non sono state trasferite da parte del Ministero dell’Economi
 

 

La nota conclude spiegandoci anche il perchè i fondi promessi non siano stati erogati: “la riprogrammazione dei fondi strutturali e FAS 2007-2013 a favore di grandi infrastrutture, avviata dal Governo a fine novembre 2010, rischia di rallentare l’attuazione degli interventi e di provocare un ridimensionamento dei piani già definiti perché in molti casi i finanziamenti regionali sono previsti a valere su questi fondi..
CHE DIRE?
Morale 1: ricordarsi di non credere alle favole..
 

Morale 2: avremo delle bellissime autostrade e bellissimi ponti.. (se li faranno, si veda morale 1)
Morale 3: puntare su un nuovo turismo “vista frana”.. Molto emozionante!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un commento

  1. ma scusa Andrea
    se finanziano le “grandi opere” su un territorio ammalorato
    non saranno le stesse opere vulnerabili ai dissesti idrogeologici?

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