Parco del Moria: la procura della Repubblica indaga!

La procura della Repubblica di Piacenza ha aperto una procedura d’indagine sul taglio di alberi nel parco provinciale di Monte Moria, ipotizzando i reati di furto e danneggiamento contro ignoti.

Gli accertamenti sono stati affidati alla Forestale che dovrà rilevare eventuali irregolarità sull’intervento che, ricordiamo, si estende per 90 ettari (oltre 1000 pertiche…) e è sostenuto da un intervento “pubblico” di oltre 740.000 €.

L’iniziativa della magistratura è probabilmente scattata in seguito alla “denuncia”del sindaco di Lugagnano Jonathan Papamarenghi che, per bloccare l’intervento ritenuto non congruo, ha dapprima firmato un’ordinanza e poi inviato una diffida alla cooperativa agricola Parco Monastero, che sta sovrintendendo alle operazioni di taglio degli alberi.

I “boscaioli” hanno sempre respinto ogni addebito di irregolarità.

Uno degli aspetti fondamentali da chiarire riguarda i contratti d’affitto dei terreni sui quali crescevano gli alberi tagliati. Senza quei contratti, la ditta incaricata e beneficiaria del contributo pubblico rammentato,  non avrebbe potuto eseguire l’intervento (almeno così parrebbe!).

Ci sono anche ben 16 i proprietari di terreni all’interno del parco provinciale del monte Moria che hanno presentato una querela contro ignoti per l’intervento nel bosco.

«In tale terreno è stato effettuato, da persone a me ignote un intervento di taglio di piante, con asportazione del legname, senza che io abbia mai espresso alcun consenso al riguardo né stipulato alcun contratto per la concessione in uso dei terreni o la vendita del legname».

Piena fiducia nell’opera della magistratura.

Confidiamo che nel frattempo le motoseghe tacciano! Che comuni di Morfasso e Lugagnano ritrovino la sintonia per evitare altri interventi su tale importante area protetta. Siamo certi che il presidente del Parco sarà il primo a vigilare per evitare altre spiacevoli situazioni.

[oggi stesso “libertà” da informzioni su tale iniziativa della Procura]

5 commenti

  1. Mi sembra di aver sentito ancora motoseghe in azione per il taglio degli alberi nonostante l’avvio di indagine della Procura di Piacenza.Forse per avere la somma stabilita con il finanziamento…..si devono abbattere a tutti i costi i 90 ettari di bosco..??? Si va avanti in ogni modo…? E se poi dalle indagini dovesse risultare che non tutto era in regola cosa succederà..? Siamo alle solite in Italia tutto funziona così, prima si fanno progetti e si costruiscono opere e cose, dopo se sono sbagliate si demoliscono e si rifanno in altro modo..così si spendono soldi inutili, si mettono a disagio persone e si combinano danni a volte irreparabili.Ma possibile che il sistema italiano continui a funzionare così…!!!!! Ma i vari partiti esistono solamente se ci sono interessi da spartire… e quando bisogna agire e informare come nel caso del Monte Moria non si fanno sentire…? Forse se verranno costruite centrali a biomasse o grandi “Opere Fumanti ” allora ci saranno….chissa….? Speriamo che tutto si risolva bene e che le indagini diano ragione a chi effettivamente ne ha diritto.. Grazie

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