
Un tempo tutto (tutto! Acquisti, vendite, lasciti, testamenti, fitti e compensi, tutori, ecc… ) veniva registrato con testimoni dinnanzi ad un “Notaro” (Notaio) e in valtolla, nel medioevo, non si scherzava. All’inizio del 1300 tale compito era spesso affidato a Jacobus (Giacomo) de Burgocastigneti.
Sotto il portico, nel refettorio, nel chiostro, nel cortile esterno, nella chiesa dell’Abbazia oppure nel castello o nella chiesa di San Colombano di Lavernasco (Vernasca) , nel castello di Sperongia, nella stessa casa del Notaio in Borgo Castigneto (l’attuale Castagnino) ecc…l’antico Notaio scriveva, annotava con tanto di testimoni, le attività degli abitanti della valtolla.