Riceviamo e pubblichiamo la lettera della sig.a Kristina ex gestrice del rifugio del parco…
Salve,
sono Chierici Kristina e lo scorso anno, con alcuni altri ragazzi dell’associazione sportiva di cui faccio parte, abbiamo entusiasticamente gestito il rifugio, sette giorni su sette dalle nove del mattino a mezzanotte da inizio aprile a fine settembre.
Di tutti i giorni che abbiamo passato al parco provinciale abbiamo ricordi stupendi e per questo mi sento in dovere di commentare questa lettera del sig. Bergonzi.
Mai, in tanti anni di vita associativa, ci siamo sentiti accettati e benevolmente accolti come duranti i sei mesi in cui abbiamo gestito il rifugio del parco provinciale.
Non solo il luogo è splendido ma anche le persone lo sono.
Non farò nomi per paura di dimenticare qualcuno ma sono davvero tantissime le belle persone conosciute durante la scorsa estate!
Ne è prova evidente il fatto che in questi giorni ricevo frequenti telefonate sul cellulare (che avevo messo sui volantini del rifugio mentre avevamo il telefono in avaria…) di persone che mi chiedono se il rifugio è aperto.
Io sono passata a metà luglio ed era ancora chiuso, anche se girava voce che forse avrebbe riaperto a breve.
Sono davvero dispiaciuta che i soliti rimpalli italiani tra enti pubblici abbiano fatto sì che si creasse questa situazione di disagio per i visitatori del parco, ma ci tengo comunque a rispondere alla domanda del sig. Bergonzi:
“Perchè i gestori se ne sono andati?”
I gestori “provvisori” e in subaffitto alla precedente gestione, che poi saremmo noi, se ne sono andati tra lacrime e delusione quando, dopo lungaggini burocratiche senza fine e vane speranze, la provincia ha passato la proprietà del rifugio al comune di Morfasso, non prima però di averci fatto completamente sgomberare l’immobile.
Fino all’ultimo è sembrato che potessimo avere qualche possibilità di rimanere per trovarci poi incastrati in un trasloco in mezzo alla neve a fine anno.
Noi abbiamo portato via le nostre cose, il precedente gestore che ci aveva subaffittato i locali ha portato via le sue e dopo questa amara esperienza abbiamo deciso di trovarci un immobile nuovo da gestire, questa volta privato, per non dover mai più lottare contro enti assenti se non inesistenti, troppo impegnati in faccende più grandi ed importanti che non dare ascolto ad un gruppo di persone volenterose ed entusiaste che erano pronte a trasferirsi in toto presso il rifugio pur di poterlo gestire al meglio estate ed inverno.
Spero davvero che la situazione si risolva in tempi brevi, lo spero perchè nonostante la mia personale delusione il posto e le persone che lo frequentano sono fantastici e, anche solo da turista, passerei davvero volentieri qualche bel pomeriggio al parco provinciale che mi è sinceramente rimasto nel cuore.
Kristina Chierici
COMMENTO DEL BLOG
Non conosciamo la vicenda che viene esposta e non possiamo dare giudizi ma resta l’amaro in bocca per questo momentaneo stop. Ricreare le condizioni per una ripresa rapida della “vita” dei servizi al parco dovrebbe essere una priorità. Ci auguriamo che la festa ferragostana possa svolgersi nel migliore dei modi. L’accoglienza alla numerosa “folla”, che anima il parco in quel periodo, deve essere garantita per evitare scempi al patrimonio naturale più bello della vallata. Infine una proposta…
NON SAREBBE QUESTO IL MOMENTO PER PROMUOVERE UN’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARI DI AMICI DEL PARCO? UN’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARI CHE COLLABORI CON L’ENTE CHE GESTISCE IL PARCO, CON LE GUARDIE FORESTALI E ECOLOGICHE, CHE SI ATTIVI ANCHE CON INIZIATIVE E MOMENTI CONVIVIALI, CULTURALI E DIDATTICI?
DOVREBBERO ESSERE I COMUNI A PENSARE ALLA PROMOZIONE DI TALE ASSOCIAZIONE…POI QUESTA DEVE CAMMINARE CON LE PROPRIE GAMBE.
Guardando attorno ad altre realtà io allargherei il parco inglobando alcuni paesi che sono nel perimetro in modo di garantire collaborazione con il cuore del parco cioè la baita