Sulle Terme di Bacedasco abbiamo detto già tanto ma non abbastanza…Oggi anche Libertà ne parla con due articoli ben impostati che evidenziano tre cose.
La prima che tutto va in malora. La seconda che l’amministrazione comunale arquatese si è resa disponibile, con la proprietà, a favorire il “ripristino della zona” evitando interventi speculativi, salvaguardando le caratteristiche naturali dell’area nel suo complesso. La terza che da quelle fonti, in quell’area, scorga un’acqua veramente rara e “miracolosa” ma che oggi serve solamente per l’allegria delle Rane.
Incuneata tra due piccole vallate solcate dai rii “Acqua Puzza ” e ” Santa Franca”, tra Le frazioni di Bacedasco Alto, San Lorenzo e Cortina, giace un patrimonio che per oltre 15 anni regalò emozioni, gioia e sollievo a tantissima popolazione della provincia e dintorni che trascorrevano nel grande parco intere giornate festive o mattinate di cure nei padiglioni termali.
Una pagina di Facebook curata dall’amico Alessandro A. “Recuperiamo le Terme di Bacedasco” da un paio d’anni mantiene viva la questione della rinascita delle terme e proprio ieri 16 Ottobre 2013 è stata citata dall’articolo di libertà di cui si faceva cenno. La pagina FB si può visitate cliccando QUI!
Gli stessi Quaderni della Valtolla, nel volume XV, ora in edicola, parlano del Bosco di Santa Franca che è collocato all’interno del parco termale di Bacedasco.
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se l’amministrazione e la proprietà facessero qualcosa x risollevare le terme e di conseguenza il territorio sarebbe davvero fantastico.
io lavoravo x le terme di salsomaggiore e constatare che ogni anno c’era un notevole calo di frequentanti faceva tristezza e rabbia allo stesso tempo visto che le potenzialità c’erano ;come del resto c’erano e ci sono a bacedasco.
Di Bacedasco si parla in l’Urtiga del 2019