di Marco del lest
Nel corso del mese di ottobre (ndr: 2014) e precisamente in tre fine settimana, il nucleo di protezione civile ed antincendi boschivi della associazione Nazionale Alpini (ANA) provinciale di Piacenza, in collaborazione con il locale Comando Stazione Forestale ed il comune di Bettola, hanno effettuato un intervento di messa in sicurezza del torrente detto Rio della Montà , nel tratto che attraversa il capoluogo di Bettola.
L’intervento è consistito nella rimozione di quasi tutta la vegetazione arborea ed arbustiva cresciuta nel corso degli anni nell’alveo del rio predetto.
Contemporaneamente venivano rimossi rifiuti di vario genere, sempre abbondantemente presenti nei nostri corsi d’acqua.
Il lavoro ha interessato circa 400 m di torrente, nel tratto compreso tra il primo tornante della SP del Passo del Cerro ed il punto situato a monte della piazza del paese, dove il torrente è stato convogliato in un tombotto, che passando al di sotto di case, palazzi e strade, sbuca in sponda sx del Nure.
L’intombamento del torrente costituisce già da solo una bomba ad orologeria e lo stato di abbandono, della porzione a monte del suo alveo è la miccia accesa….
Nell’alveo erano presenti robinie, olmi, pioppi, salici alti fino a 18 m e diametri compresi tra i 5 ed i 50 cm.
Tutta questa vegetazione costituiva un impedimento al libero deflusso delle acque e soprattutto creava un solido appiglio alla massa vegetale e detritica trasportata da un’eventuale piena del torrente, con il rischio di dare origine a dighe temporanee ed esondazioni verso le case e la piazza sottostante.
Grazie alla volontà ed alla professionalità dimostrata dagli Alpini, è stato possibile risolvere il problema con una spesa minima. Inoltre questo intervento ha rappresentato per L’ANA l’occasione per una esercitazione dove mettere in pratica le capacità del gruppo ad intervenire in situazioni di emergenza idrogeologica.
La ripulitura dell’alveo ha permesso di riportare alla luce alcune briglie realizzate nel 1932, come riportato dall’effigie lapidea presente sulle briglie stesse, consentendo di vedere la cura con cui sono state realizzate nonostante la povertà dei mezzi dell’epoca.
L’ANA ha già in cantiere altri interventi simili, il prossimo sarà a Marsaglia ed altri sono ancora in progetto.
Questo intervento ha dimostrato come un gruppo di volontari ben organizzati possa occuparsi concretamente della manutenzione del nostro territorio e sarebbe molto bello vedere altre associazioni all’opera con motoseghe, decespugliatori roncole e verricelli sui nostri torrenti, dove non mancano certo le occasioni di mettersi in gioco…
La cosa ha avuto una gestazione un pò lunga perché c’erano aspetti burocratici vari da superare, comunque alla fine ci si è riusciti.
A me sembra che sia stato fatto un buon lavoro e l’ultima parte è ancora in corso, ma soprattutto ha avuto un costo irrisorio per la consistenza dell’intervento.
Il comune e la comunità montana hanno dato un contributo complessivo all’ANA di 1600 € non in denaro, ma in attrezzatura (decespugliatore- motosega- accessori vari) così come espressamente voluto dalla stessa ANA.
Purtroppo, se si può dire, l’unica nota negativa è che l’età media dei volontari è di circa 45 anni e non si è visto nessun giovane di Bettola affacciarsi sul cantiere, almeno per curiosare (i lavori sono durati 4 fine settimana).
Un altro problema è stata la generosità dei frontisti ,che ringraziando per l’intervento, si presentavano sempre con l’intenzione di dissetare i lavoratori, che notoriamente sono allergici all’acqua…. Comunque abbiamo notato con piacere che nelle ore di lavoro non veniva aperta nessuna bottiglia ne consumato alcun alcolico; tutto succedeva dopo.
Conclusione: chi lavora son sempre i soliti…
