IN ESTATE PARLAR DI MONTI FA TENDENZA…
Delle nostre vallate alte, per intenderci quelle più belle, a tratti molto suggestive e tutte da scoprire si parla sempre, quasi esclusivamente, in estate. E ci sono luoghi che concentrano l’attenzione di media perché i loro amministratori riescono a mandare in scena il “teatrino della politica” per parlare di cose belle, dei loro progetti, delle loro tante promesse… quasi dei sogni a occhi aperti.
Poco male, serve anche sognare! Ma non è sufficiente.
Qualcosa, a dire il vero pochissimo di quelle annunciate, viene anche realizzato.
Mi piacciono sopratutto i grandi proclami che fanno “assessoroni e assessorone” della Regione che per ferragosto e dintorni, quando tutti i palazzi della politica sono chiusi, si fanno una specie di selfie collettivo tra amici e omettono sempre (sic!) di parlare di argomenti scottanti: carbonext; che fine farà l’ospedale di Villanova, centro di eccellenza della nostra sanità in procinto di essere smantellato; il bitumificio di Gossolengo; lo stato pietoso delle strade provinciali; il disastro del lungo Po piacentino che piace solo nei proclami ma poi viene sempre “schivato” quando si tratta di far qualcosa di concreto… per non parlar di veri problemi legati all’assetto idrogeologico montano e alto collinare, argomento di cui i politici “preferiscono” parlare dopo una bella franona per promettere 100 e poi dare 10…quando ci va di lusso.
Nella montagna valdardese l’ultimo “grande intervento pubblico” che io ricordi (forse ho la memoria corta…) è stato al Parco Provinciale per abbattere un sacco di piante che non davano alcun fastidio…ovviamente si è fatto con la scusa del “risanamento”, e così un sacco di soldoni nostri se ne sono andati per un’altra cosa inutile.
Ma ho speranza (ancora una volta) che i buoni propositi annunciati nel bel comune appenninico di Cerignale in Valtrebbia prima o poi si concretizzino…speriamo prima che poi.
E ANNUNCIANO ALTRI SOLDI…
Entro ottobre, ci informa il nostro quotidiano, i comuni e i consorzi forestali potranno chiedere interventi a fondo perduto (avete capito bene: a fondo perduto), per progetti rientranti in un un range di spesa tra 50 e 150 mila €, per fare un sacco di cose legate al turismo: dal ripristino della sentieristica alla realizzazione di piccoli rifugi, dal posizionamento della segnaletica ai percorsi didattici nella natura, dalla realizzazione di nuove aree di tutela al ripristino dell’esistente, ecc…
Perché ne parlo?
1- perché mi illudo che si possano finalmente fare cose buone e utili per la montagna;
2- perché con 150 mila € si possono realizzare e ripristinare, se spesi bene e in accordo con il volontariato locale, km e km di sentieri, tabelle-segnavia, apporre punti info, ecc…
Mi illudo che stavolta non si sperperi ancora una volta tutto per realizzare cose inutili e ingestibili (potremmo farne un lungo elenco…) che dopo qualche anno sono inutilizzate e inutilizzabili alla faccia dei nostri soldi finiti nel nulla.
In ogni caso (sempre perché mi illudo che le cose possano migliorare) noi dell’associazione Via dei Monasteri Regi, con tanti amici e altre associazioni del territorio, ci siamo!
Editoriale di Sergio Valtolla©
Sei sempre fantastico !!!
Se posso aggiungere anche una piccola considerazione..
SE i comuni poi CHIEDESSERO anche ai commercianti/operatori se ci sono idee o spunti sarebbe anche il massimo…visto che chi è operatore SA perfettamente di cosa un territorio HA bisogno…
un abbraccio e speriamo bene, se puoi mandami qualche link a riguardo.
Ciao
il Locandiere
Caro locandiere, scusa per la risposta in ritardo.