Oggi nevica ma siamo inquieti…

foto 1- clicca per ingrandire

Stamattina nevicava …..ma ieri pomeriggio nella zona a cavaliere tra la valdarda e la valchero….

C’èra bel tempo, leggermente coperto e non particolarmente freddo.

Il nostro primo obiettivo era raggiungere il parco provinciale del monte Moria per andarci a bere un buon bicchiere di vino rosso.

La nostra idea, avendo pranzato a …..[in zona] era di raggiungere il parco Moria  dalla frazione morfassina di  Taverne pur avendo letto il cartello posto nei pressi della chiesa di Rabbini, proprio all’imbocco della strada.

Giunti a Taverne, alla biforcazione stradale, si imbocca la direzione per il parco e qui c’è la seconda transenna che segnala l’interruzione.

Sembra che il divieto sia poco considerato e infatti giunti sul luogo ci rendiamo conto che ….

Non ci sfuggono gli episodi di stupidità presenti lungo il tragitto [vedi foto n° 1 bis e 2].

foto 1-bis clicca per ingrandire

foto 2- clicca per ingrandire

Saliamo, qindi,   in direzione parco dopo aver percorso il “salitone” che mostra due tratti poco sicuri e in parte soggetti a grandi e pericolose frane per dirigerci al rifugio-ristorante sulla sommità del monte .

Ristoro-rifugio chiuso! Sabato pomeriggio, ore 14,30 , chiuso!

Un cartello ci informa che c’è una nuova gestione del ristoro-rifugio [ siamo alla terza in pochi anni ?] che apre solo alla domenica.

Considerato il fatto che la giornata di ieri pomeriggio era ottima e prefestiva abbiamo voluto attendere altri “sventurati” che avessero deciso di venir fin quassù.

Ne abbiamo contati 12 dalle 14,30 alle 16.

Tutti hanno ragguinto la zona del ristoro e han ” fatto marcia indietro” limitandosi a passeggiare.

foto 3- clicca per ingrandire

foto 4-clicca per ingrandire

In facebook c’è il tasto mi piace e noi, qui, inseriamo “non mi piace”!! Confidiamo in un rilancio della zona perché così non va.

Scendiamo per la strada princiapale verso Lugagnano e  tentiamo una deviata per Veleia-Rustigazzo, in Valchero.

Strada interrota da frana….con tanto di discarica abusiva nel bosco [foto n°3 e 4 ].

QUANTE COSE DA FARE, QUANTA PAZIENZA, QUANTA SENSIBILIZZAZIONE, QUANTA STRADA DA FARE….

Senza i dovuti e adeguati finanziamenti come potranno Sindaci e Amministratori locali far fronte ai problemi solo in minima parte esposti?

Cosa si può pretendere dall’amministrazione del parco se neppure le strade ……Come possiamo pretendere che il rifugio resti aperto?

14 commenti

  1. Ma come pensiamo che tanti locali della valtolla (e non)restino aperti se devono pagare le tasse e i servizi come se fossero sulla via emilia.In certi luoghi ,tipo i nostri di alta valle, i locali dovrebbero essere a tasse zero ed aperti per il bene della comunità (una briscola ,4 chiacchere ,due risate) dei nostri anziani sempre più soli

  2. Non sono totalmente in accordo con Gian Luca, in realtà finché c’era la Pina il rifugio è sempre stato aperto anche in giornate in cui ci volevano le ciaspole per camminare. Ricordo che in quegli anni la strada veniva pulita molto di rado.
    Le scelte amministrative (locali e non nazionali) di questi ultimi anni hanno invece favorito gestioni diverse mettendo i bastoni fra le ruote alla povera Pina che ha poi dovuto lasciare. Il rifugio non è più stato un posto da “briscola e 4 chiacchiere” ma è diventato ogni giorno sempre meno alla buona e sempre meno in tono con l’ambiente circostante (sempre meno rifugio e sempre più ristorante).
    La verità è che si è scelto di far venire i VIP perchè si pensava portassero soldi, mentre chi veramente porta lavoro e soldi siamo noi frequentatori abituali a cui piace bere un buon grappino in una giornata uggiosa dopo una passeggiata tra i boschi per funghi, noi che “al Monte” ci andiamo in ogni periodo dell’anno con qualsiasi scusa…. i funghi, le castagne, il campeggio, la neve, il sole, le stelle cadenti….

    Sara

    • Cara Sara,
      quello che hai scritto è un vero articolo! Grazie per la tua testimonianza.
      Siamo d’accordo: i VIP non erano la strada giusta…..
      Ora riparare a certi errori, a lunghi periodi di chiusura che hanno ” scoraggiato ” anche coloro che……non sarà per nulla facile!
      ciao a presto.

  3. Il rifugio apre solo di domenica perchè negli altri giorni non c’è nessuno. Nessuno! Questo perchè l’unica strada che porta li fa schifo! Quando nevica poi non tutti possono arrivarci. Al massimo si arriva alla Poggiata. Forse è il caso di chiedersi se la colpa è del gestore (che sarebbe più felice di lavorare) o dei comuni di Morfasso e Lugagnano che non si decidono ad aggiustare le strade!
    Il rifugio è aperto solo la domenica esclusivamente nella stagione invernale.
    Un ultima cosa. Tenere aperti senza fare incassi significa non riuscire a far fronte alle spese. Non ci vuole una laurea in economia e commercio per capirlo.

  4. Come hai fatto poi a contarne 12!!!?!!! Magari!!!!!!!!!!!! Sarebbe il miracolo di san rocco 12 persone fino al rifugio quando nevica!!!!!!

    • così: 1,2,3,4,5…fino a dodici compresi gli scriventi.
      Sabato San Rocco aveva fatto un miracolo perché non nevicava… nel primo pomeriggio la giornata era poco nuvolosa, a tratti soleggiata. Le foto a corredo dell’articolo sono del pomeriggio medesimo …..e si commentano da sole….
      Queste sono le classiche giornate che a qualcuno potrebbe venire la balzana idea di salire fino al parco [ non è in capo al mondo e da Fiorenzuola non ci vogliono 2 ore….]…..
      A PARTE I TONO SCHERZOSI……IN BOCCA AL LUPO PER LA NUOVA GESTIONE ……nella precedente risposta al vostro gradito commento abbiamo [stringatamente] detto quello che pensiamo; le idee e le critiche degli altri sono sempre benvenute.
      GRAZIE.

  5. intanto un paio di chiarimenti a flea:
    1- le foto sono state scattate sabato scorso nel primo pomeriggio e dimostrano la gravità della situazione che sicuramente non potrà essere risolta dai comuni citati. Semmai dalle amministrazioni provinciale e regionale!
    2- le giornate di apertura e di chiusura sono questioni tra voi e l’amministrazione del parco ( o forse il comune? la provincia?…non lo sappiamo e non importa) e noi abbiamo rilevato che, per NOI, forse un ristoro aperto almeno di Sabato…..ma resta una nostra personalissima opinione!
    3- affinché passi l’idea del parco= fruibilità certo non è sufficiente un articolo di un blog….servono, come abbiamo detto in numerosi articoli, concorsi di più forze e azioni concrete: strade riparate, rifugio aperto, promozione, iniziative del parco, sentieri efficienti, associazione amici del parco, ecc…..ecc……
    NON CI VUOLE LA LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO PER CAPIRLO!
    grazie per la vostra critica a presto …al parco.

  6. mi auguro che quanto prima venga risolto il problema strade, fondamentale per la fruibilità della zona, l’usanza di buttare i rifiuti nei boschi, giù per un canale o giù per un calanco purtroppo è ben consolidata, non c’è una zona della provincia che ne sia risparmiata, concordo sul fatto che ci sia tanto da fare, che ci sia da lavorare per sensibilizzare…….e con tanta pazienza.
    La strada è lunga ma si può percorrere, frane permettendo.

  7. Io mi riferivo a TUTTI i locali montani non solo al parco e poi quando c’era la Pina erano tempi diversi io ho cominciato negli anni 90 a fare questo lavoro e ti assicuro che 12.000 euro di gpl per il 2010 (gas per scaldare e far funzionare il locale) non li avevo mai pagati e io sono in una posizione più favorevole che altri

    • si caro gian luca quello che tu affermavi e ribadisci con questo commento ultimo è valido per tutti.
      In montagna e nelle “zone interne” collinari ci vogliono regole nuove per permettere agli insediamenti commerciali di resistere e prosperare…..
      Troppo spesso sentiamo i politici parlare “housing sociale” …a parole…solo a parole….perché concretamente significherebbe mettere a punto 4-5 azioni generali valide per l’intero territorio citato.
      In che direzione? …commercio e artigianato, presidio idrogeologico, agricoltura biologica e agriturismo, manutenzioni stradali e comunicazioni con azioni concrete, detassazioni, abolizione irap per chi ha i dipendenti, agevolazioni sull’energia….. ecc…ecc…

  8. La nuova gestione è subentrata alla precedente solo in ottobre. E finalmente sono persone nate e cresciute in quei luoghi. Io credo siano le persone giuste e gli do tutta la mia fiducia. La pittrice Pina é stata costretta a lasciare è vero, ma ormai era sola e NON ERA PIU IN GRADO DI OCCUPARSENE e forse alla sua età è più sicuro per lei stare in una casa più vicino alla civiltà, con magari qualche vicino.
    Anche a me dei VIP non importa nulla. Si potrebbero invece organizzare feste, concerti, competizioni, rendere possibile il campeggio, ma smetto subito di elencare perchè le idee sono tantissime, alcune attuabili dal rifugio altre per cui servirebbe la cooperazione di più associazioni.

    • Questa, per noi, è la strada giusta.
      Siamo d’accordo sulle idee esposte e anche sulla faccenda del campeggio ma….escludendo il periodo ferragostano….per il resto andrebbe realizzato un apposito sito …..con precise regole di tutela tanto dei campeggiatori quanto degli ambienti ( siamo in un parco…).
      A PRESTO!!

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