
di Sergio Valtolla
Passavo da queste parti e, d’improvviso, ho cambiato strada!
Come se avessi scorto davanti a me un auto dei carabinieri e d’improvviso fossi stato pervaso da un sentimento di insicurezza ……per il mezzo, d’istinto? Chissà!
Dopo il ponte del torrente Chiavenna mi è apparsa, semplice, assolata, irradiata la chiesa parrocchiale del paese…
Scattate un paio di fotografie esterne, sfruttando un grandangolo 10-24 [esagerato?] cercando di imprimervi il Sole che risplendeva tutt’intorno.
Varcata la soglia eccomi tra quattro signore che puliscono la chiesa [ che è già molto pulita!] e il prete ….
Qui, all’interno, è già luce estiva, quella che solo nelle chiese si può osservare e ammirare; quella che separa l’ombra dai fasci di sole che entrano, quella che convive con la penombra, con la frescura e favorisce la riflessione …
<< Buongiorno mi permettete di scattare quattro fotografie? >>
<< Certo…accendiamo le luci!! >> Che gentilezza!
<< Sono don Natale…Benvenuto!>>
<< Che bella chiesa….avete!>>

<< Si…. è carica di storia, un giorno potremmo scriverla>>.
Don Natale Croci giovane di spirito, entusiasta, mi ha accolto così!
<<Vengo da Castelletto e sono molto legato alla mia terra, ho tanti ricordi…..da ragazzo, della guerra, delle condizioni di vita…..sono del 1931>>.
GRAZIE DON NATALE PER QUESTI CINQUE MINUTI DI ACCOGLIENZA TOTALE.
Torneremo a parlare di Chiavenna Rocchetta, della sua storia, della sua viticoltura, della riserva naturale, della Torricella…della Valchiavenna country.
