
Ritorniamo in valtolla ogni anno ma vorremmo fermare il tempo e poter godere del ritorno….
Abbiamo viaggiato per molte ore e lasciato il casello dell’autostrada a Fiorenzuola d’Arda nemmeno venti minuti fa e siamo in un altro mondo.
Siamo tornati in un altro tempo….
Aria di campagna, dolcezza selvatica delle colline, paesaggio montano.
Siamo sempre storditi dal nostro “dolomitico Menegosa” che intravediamo lassù.
Una sindrome!
Paesaggi verdissimi e rigogliosi in Estate, color grigio, misteriosi e fumosi in Inverno.
Alte colline, paesaggi del nord, misteri uguali, valtolla scomparsa!
Una frana, ci hanno raccontato, una frana hanno forse documentato……forse.
Una torre abbaziale tra i castellieri dei ligures primitivi a guardia dei monti poi…. nulla, più nulla per secoli e secoli e la torre…. smarrita.
Noi lavoravamo ma la miseria di più e allora siamo andati a ricercare la valtolla altrove.
Abbiamo giocato a golf, a poker ma alla fine l’odore della nostra terra mancava e ora giochiamo a tressette.
La mazurca del duo montanaro accompagna i nostri sguardi curiosi e i nostri occhi non vorrebbero ma vedono intorno tante frane, frane immense che scendono nel letto del torrente.
Ma basta ricordi tristi! Ha il sopravvento la grandiosità dei paesaggi.
Difficile spiegare dove si trova questa Italia lontana dove ci dirigiamo ……così chiusa, così remota.
Siamo a un ora da Milano!
Nella ricca Emilia Romagna, ex contadina e ora sconosciuta, siamo al Sud del Po.
Non abbiamo avuto dei buoni padroni, siam terra di confine, siamo ancora al limite.
Ce la siamo cavata ma è stata dura.
Non un onorevole, non un cardinale, non un politico ma il buon senso di qualche sindaco e qualche prete per questa terra contadina.
Centinaia di cugini, di fratelli, di sorelle sono valtolla nel mondo che ritornano perché non riescono a dimenticare e per il bello che ancora dopo tanti anni ritrovano [ritroviamo].
Sparita la torre dell’abbazia ma non il nostro orgoglio di montanari!
Prima o poi ritroveremo anche la torre….