
Giovedì pomeriggio, il 12 maggio, faceva un gran caldo.
La primavera sembra abbia deciso di dare il colpo di grazia all’Inverno per proiettarsi decisamente verso l’ Estate.
La valtolla, in questo caso il versante della Valchero, è una esplosione di fiori, api operaie frenetiche che raccolgono “nettare” e impollinano il nostro mondo; foglie che rigogliose sono spuntate sugli alberi e tanta, tanta erba; ovunque verde puntellato da fiori gialli, bianchi, lilla, rossi…e il canto degli uccellini interrotto dal trattore che sfalcia il maggengo, dal girello che arieggia lo il fieno….
Passando sulla strada provinciale che conduce sul crinale, verso passo dei Guselli-Prato Barbieri, si supera l’area delle feste di San Michele valtolla, quella segnalata con la fiancata di un auto posta sotto il cartello quasi a voler indicare il parcheggio…
Sulla sinistra, poco oltre, appare il campanile e ci rammentiamo dell’ultima visita che facemmo al don…..all’amato don Emilio.
Proprio qui, sul sagrato, riparati da un piccolo albero ombreggiante, due volontari, Paolo e Franco, stanno “carteggiando” la porta d’ingresso della chiesa per rimetterla a nuovo.


Dentro alla magnifica chiesa dedicata a San Michele Arcangelo sono purtroppo evidenti i segni del tempo; di infiltrazioni d’acqua e crepe che andranno sistemate…
Ma intanto la sagrestia e il coro [arredi compresi] sono stati rinfrescati a dovere, arredati con nuove sedie [ belle e di legno] così come sono state sistemate le stesse panche della navata centrale.
Poi sono stati eseguiti importanti lavori sull’illuminazione interna che rendono la chiesa ancora più ammirevole con i suoi affreschi, i suoi stucchi, le sue statue, i quadri…..[un edificio da conservare! Un aiuto istituzionale da assicurare per questa bella chiesa, per questi volontari…..meritevoli volontari… ]


Una Pro Loco attiva, la “comunità” di un paese vivo e laborioso nel parco del monte Moria, poco distante dal Monte Menegosa, dal Monte Lama, dal crinale appenninico più bello.
Passeggiate, ottima ristorazione, servizi essenziali, verde esplosivo e momenti di vita comunitaria: questo è San Michele valtolla.
Sono diretto alla cappelletta [ il mistadello] che si trova in paese e Franco (Bellini) con Paolo (Gallinari) mi spiegano che quella è dedicata a Santa Filomena ed eretta nel 1855 [ ?] quando in zona imperversava la più grave delle pestilenze che aveva falcidiato le popolazioni [ oltre 45 morti] e gli animali.
In quell’anno, l’ 11 Agosto, i capifamiglia si riunirono e decisero di erigere un oratorio dedicato alla santa per chiedere grazia e aver salva la vita, per far si che il paese, l’antica comunità di San Michele e dintorni non sparisse…e ancora oggi, il paese vive!
La Santa viene sempre venerata e nel mese di Maggio il mistadello ospita tutte le sere il rosario.
Nel mese di Agosto “scoppiano ” i festeggiamenti paesani e la Santa ripercorre “i luoghi”, vigila sulla comunità….e anche numerosi emigrati rientrano dall’estero per stringersi tutti insieme, come sempre, per ringraziarla.
che bei ricordi…