Paris-Murfàss

morandi-clicca per ingrandire

di Sergio Valtolla

Siam partiti verso l’Italia alle 5,15 da un sobborgo della grande “Ville de Paris” e le strade erano buone.

Alle nostre spalle la tour Eiffel dal “périphérique intérieur”,  direzione “autoroute du soleil” , Auxerre , Macon, Monte Bianco.

Le ruote della nostra automobile conoscono la strada a memoria fino alla “Pedna”.

Siam sistemati tra il volante, la borsa dei panini, la bottiglia del vino rosso e il termos del caffè.

Ci sono i panetti del burro salato, il Camembert della Normandia, il Cognac, l’Armagnac e la moutarde de Dijon.

La strada è lunga e diritta fino a  Macon,  poi si prosegue verso est fino alle Alpi e  non finisce mai.

Intanto la radio trasmette un notiziario e una canzone che per noi hanno lo stesso effetto degli angeli della ninna nanna,  ma siam vigili.

Savoia, Savoia! Non siam realisti ma solamente arrivati nella region Haute-Savoie, regione alpina e passiamo un cartello che indica “Annecy” [città lacustre meravigliosa, zona per ricchi] e poi, finalmente ci arrampichiamo fino a Chamonix pronti per un tuffo nelle viscere della terra, per oltre12 km, fino a Coumayeur in Italy .

Niente più dogane e doganieri,  solo vigilanza, osservazione e,  in Italia,  sole e autostrada.

Caffè espresso, Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport,  pipì e giù per la valleè.

La musica cambia, Radio Italia solo musica italiana,  trasmette Celentano, Mina, Vasco Rossi e i Dik Dik.

Al casello di Alessandria Nord passa la volante e ci osserva, fermatevi per un controllo nella prossima area di sosta.

Ci fermiamo e abbassiamo il finestrino….loro  sono già qui dietro di noi.

Favorite i documenti, da dove venite, abbassate la musica per favore.

Dove siete diretti?

A Morfasso, signor agente,  a casa nostra!

Guardan dentro all’abitacolo “cosa portate  ….”….abbiamo il burro e il formaggio e qui le bottiglie di Cognac per gli amici e i parenti e tanta  fretta di arrivar.

Tutto a posto, andate…..andate piano ormai siete arrivati!

Alle tre del pomeriggio siamo in vista del traguardo: regione Emilia Romagna, provincia di Piacenza….pazienza ancora fino a Fiorenzuola d’Arda e poi basta!

Lo Scacco Matto, la Via Emilia e poi la Castellana….la nostra Castellana.

Quella vecchia strada che ti lascia vedere e immaginare i nostri monti, la Vernasca, la rocca di Castell’Arquato e  ancor più in fondo il  Menegosa e il Lama……quelli più belli, più antichi, ”paesi nostri”sempre più vicini, sempre meno piccini.

Ecco il  Monte Moria….la Palazza ….siamo sul “nostro” lago ci fermiamo un attimo, ci sistemiamo….siamo arrivati e sentiamo la campana che lentamente rintocca don, don, don, don…..valtolla…. valtolla!

2 commenti

  1. Bellissimo articolo, mi sembrava di essere in macchina anch’io. Ben visto il camembert e il burro salato, hummmm, quasi quasi faccio un viaggio in Normandia!!!

  2. La Normandia è la valtolla dei parigini! il camerbert è buono, il sidro eccellente, la costa unica…..e il verde della dolci colline sono un sogno. …..poi c’è il mare!

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