Veleia oltre 1600 anni fa….

Impressionante vedere come tanta gente affollasse il foro di Veleia nel dopoguerra che aveva questo aspetto "nudo" senza piante..(clic per ingrandire)

Nel versante destro del Chero sorgeva questa cittadina che i romani “domarono” dopo aver regolato definitivamente i conti con il nemico numero uno del tempo: Annibale.

Sicuramente “ligure”, appartenuta a tribù di italici antichi che popolavano il nostro appennino, parte di quello piemontese e il ligure…..quelli che si erano “mescolati” con le popolazioni celtiche del nord Italia ecc… e che qui vivevano ben prima dell’insediamento dei romani.  Veleia dovette essere molto importante, per la sua collocazione, anche dal punto di vista commerciale. In un recente e interessante convegno, in Veleia,  abbiamo sentito nuovamente tracciare un profilo della città che la voleva crocevia di scambi commerciali, centro “logistico ante litteram” tra la pianura padana e il nord  e la costa ligure [oltre che  importante per le zone interne della regione].

Qui giungevano varie merci trasportate su carri trainati da animali domestici provenienti dalle zone meno impervie, quelle piane  del nord, del nord Est che venivano caricate su animali da soma, sulla  loro groppa per poter percorrere le piccole strade, i sentieri, “le piste” che erano soggette a frequenti smottamenti e che in tal modo potevano dirigersi verso Sud, verso la costa tirrenica, verso Roma. Dunque Veleia centro logistico di scambio merci (proprio come oggi succede nei centri logistici dove le merci giungono su carri merci ferroviari e vengono “trasbordati” sui TIR) dover al carretto si sostituiva la “soma”. Dovevano esservi stalle, scorte di fieno, magazzini, alloggi, caserme militari, taverne e templi per pregare, luoghi per riunire la popolazione, le terme,  infrastrutture …..fognature, cimiteri…

Dovevano esservi porte d’ingresso e d’uscita dalla città, strade che la raggiungevano…..strade e/o piste che si inerpicavano tra i monti per dirigersi verso la sponda del Tirreno….

Ma allora fu veramente una frana che consegnò la città di Veleia ad un oblio durato oltre 14 secoli? Tanto da dimenticarne addirittura il nome?

Di sicuro l’insediamento umano in tutta la zona  dovette essere sempre molto importante,  tanto con Veleia in pieno splendore quanto nel periodo dell’oblio.

Ma come vivevano gli abitanti di Veleia? Perché abbandonarono la città?  Vi furono gravi incursioni barbariche pre e post caduta dell’ impero romano?

[gli storici datano la fine dell’impero romano d’occidente con il 476 d.c. ma nel nord del Paese, da queste parti, iniziò ben prima…].

Il suo ruolo lo assunse da subito Castell’Arquato?

[considerazioni elaborate in seguito alla partecipazione al convegno dei storia antica dello scorso 23 luglio 2011 in Veleia]

2 commenti

    • Anche noi abbiamo trovato la foto incredibile!
      Ricavata dalla “guida antologica valdarda e valchero” dei primi anni 70.
      a presto.
      sergio

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