Che i romani fossero giunti in valtolla….

villa san lorenzo (castell'Arquato), antica fabbrica del cibo romana?

Che i romani fossero giunti in valtolla lo sapevamo prima di tutto perché qui abbiamo l’esempio massimo della loro presenza: Veleia.

Che i romani e, prima di loro, altri popoli abitassero la valtolla lo sapevamo grazie al lavoro di ricerca compiuto, per esempio, dall’associazione archeologica “Pandora” e da altri illustri ricercatori.

Che la parte della media Val d’Arda (o se volete l’estremo nord della valtolla)  ove si insediarono di preferenza i romani fosse anche quella “destra” del torrente Arda lo “sospettavamo” e diverse prove erano già venute alla luce.

Circa la presenza di romani a Castell’Arquato già sappiamo ma delle antiche origini della cittadina medesima, probabilmente, ancora  molto si deve scoprire.

Sembrerebbe che di preferenza i Liguri, abitatori pre-romani dell’intera area appennina del nord, preferissero le alture senza disdegnare anche zone limitrofe “sane” come potevano essere quelle a ridosso delle alte valli e comunque lontane dagli acquitrini padani (con i distinguo che pur esistevano anche nella pianura medesima e che permisero per centinaia d’anni prima della presenza romana la vita dei Celti..).

Non è da escludere che anche altre tracce, romane e  pre-romane,  possano essere ritrovate  lungo il corso dell’Arda medesima, sponda destra,  tra Mignano e Fiorenzuola d’Arda….posto che in zone di bassa collina limitrofe vi sono tracce di popolazioni dell’età del bronzo….

Il recentissimo ritrovamento a Pallastrelli di Castell’Arquato di un “cimitero” romano (quasi vicino a Lugagnano v.a.) conferma che almeno tra Pallastrelli e San Lorenzo, sponda destra del torrente Arda, dovevano esservi importanti insediamenti romani.

Altre “scoperte” furono fatte a Castell’Arquato in zona Crocetta e a Case Arse (sponda destra).

Infine, non secondario, è rammentare che l’esatta denominazione antica di San Lorenzo (anch’essa sponda destra dell’Arda)  è  “Villa San Lorenzo”.

Dove villa sta appunto per azienda agraria romana (?), di media o grande dimensione, condotta famigliarmente con l’apporto eventuale di schiavi.

La decadenza di Veleia, fino alla sua “misteriosa” scomparsa, probabilmente fece convergere attorno al preesistente (?) Castrum gli “sfollati” veleiati che si insediarono (o reinsediarono) in quella parte del territorio che si presentava ampio, abbastanza pianeggiante e non esondabile in caso di piene del torrente……qui si ricrearono le condizioni di vita romane fino alle scorribande barbariche.

Ipotesi e suggestioni (queste ultime)  ma un dato è certo: il ritrovamento del cimitero romano di Pallastrelli arricchisce la storia della provincia di Piacenza.

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