
Chiaramente il titolo è esemplificativo [in parte] di una situazione che potrebbe definirsi prossima…
Meglio una torre eolica o un campo pieno di pannelli solari? Ne hanno parlato i nostri amministratori locali e sembra di capire che l’eolico potrebbe avere maggiori chances….
Per ora, ribadiamo per ora, quel poco di eolico che abbiamo visto in montagna fa “schifo”! I comuni forse sperano di ricavarne un po’ di soldi per mantenere i servizi….ma noi avanziamo mille dubbi.


Certo, è vero che i comuni, da qualche anno, si ” beccano” certe tartassate dai governi che non sanno proprio più che pesci pigliare per “sbarcare il lunario”! Ma con questa questione delle fonti energetiche rinnovabili rischiano [i comuni] di fare gli stessi “errori” che si fecero quando, per una manciata di posti di di lavoro, si lasciarono costruire mega impianti industriali dove non era proprio il caso…..pregiudicando, in tal modo, definitivamente altre possibilità di sviluppo.
A chi verrebbe in mente di investire in turismo in una zona “paesisticamente” compromessa…con problemi di qualità dell’aria?
Tornando alla questione “eolica” premettiamo che noi non siamo contrari di principio alle energie rinnovabili, anzi riteniamo che questa sia l’unica strada percorribile, compreso l’impiego dell’energia ….appunto “eolica”.
E allora? Allora non possiamo che auspicare che siano interventi sostenibili, a basso impatto ambientale e soprattutto adeguatamente regolamentati e pianificati.
Siamo invece totalmente contrari agli impianti [che sono il vero obiettivo dei “furbi”, di chi ha terra da mettere a disposizione, di chi vuol solo speculare e non gli importa nulla dell’ambiente, del nostro mondo…] di dimensioni “monumentali”, alti ben oltre le piante più alte dei nostri boschi. Temiamo, questa volta, danni irreversibili, cemento ovunque per le basi di queste megatorri e ferraglia vecchia abbandonata dopo l’obsolescenza.
Chiarezza! Occorre chiarezza nell’affermare che l’ipotizzata “ricchezza” per i comuni si potrebbe, di contro, tradurre in una ricaduta economica negativa, in un impoverimento definitivo del territorio se….non vi sarà adeguato buonsenso.


In queste valli, dalla diga e oltre, in valchiavenna o vallongina in media e alta valnure….. si vive, si lavora e si fa turismo soprattutto per le bellezze naturali e l’integrità del territorio.
Qui abbiamo il parco provinciale del monte Moria, il magnifico scenario dell’alta valdarda con spettacolo del Menegosa e del Lama, una bellissima e rurale valchiavenna, una valchero affascinante…..e tanto altro ancora.
Qui in valdarda [escludendo un francobollo fastidioso da tener sotto controllo] abbiamo alcuni tra i luoghi più belli della provincia e dell’Appennino piacentino….ma che destino ci aspetta? Che eredità lasceranno i nostri amministratori alle generazioni future?
