
DUE RIGHE DI STATISTICA-Nel 2003, circa dei anni fa, a Piacenza erano rilevate oltre 3000 frane, nel 2004 erano diventate 3720 e nel 2005 addirittura 5792* . Di queste supponiamo che almeno 800 fossero storiche, cioè esistenti da decenni e mai risolte per vari motivi. Qualche anno fa, in seguito ad una stagione parecchio piovosa, il fenomeno esplose nuovamente. L’analisi fatta dagli specialisti non lascia dubbi sul fatto che questo della valdarda sia da considerare un terreno franoso. Ragion per cui occorrerebbe fare “prevenzione”. Afferma la relazione isprambiente : “…in particolare il settore occidentale del medio Appennino, da Piacenza a Bologna, risulta interessato da formazioni ad alto contenuto pelitico, appartenenti al Domini o Ligure e Subligure; questo spiega il motivo dell’alta franosità di questo settore rispetto a quello orientale ed al settore del crinale appenninico, caratterizzati soprattutto da litologie prevalentemente arenaceo-marnose appartenenti al Dominio Tosco-Umbro…”.
LA SITUAZIONE ORA…-In questi ultimi giorni stiamo purtroppo assistendo ad una recrudescenza del triste fenomeno delle frane in tutto il territorio per cui si ipotizzano danni di circa 30 milioni** con particolare veemenza anche, tra l’altro, nei comuni di Castell’Arquato, Vernasca. Non possiamo tacere il fatto che negli scorsi anni di fronte a situazioni particolarmente gravi si sia intervenuto, da parte dello Stato e della Regione, con pochissimi stanziamenti rispetto al necessario e che nessuna (nessuna!!) politica di prevenzione vera sia stata fatta. Rispetto a frane storiche, frane già in atto 8/9 anni fa cosa si è fatto? Quasi nulla! I comuni non hanno soldi neppure per aggiustare le buche, figurarsi per le frane.
PROSPETTIVE? DI REALE QUASI NULLA…SOLO PAROLE, PAROLE, PAROLE…
Fanno finta di essere preoccupati per noi ma in realtà, nei piani alti, non agiscono mai! Quando lo fanno lo fanno male o in maniera effimera. In collina la situazione è al dramma ma…anche la pianura non scherza. L’altro giorno la “mitica” Castellana e la nuova circonvallazione di Fiorenzuola d’Arda sono state interrotte per allagamento e sapete perché? Non si fa manutenzione dei fossi, non ci sono i fossi e si costruiscono con i piedi le strade con tombini ridicoli che sopporterebbero l’acqua di un Water.
Il territorio deve essere presidiato con urgenza. Costa meno garantire una buona manutenzione (che sia però vera e non fatta come certi lavoretti montani che abbiamo visto…che gridano vendetta!) che non metter mano ad interventi giganteschi ma…per ora speriamo nella clemenza del tempo, non ci resta che questo!
*dati rilevati da “isprambiente.gov.it”
** dati rilevati dalle dichiarazioni regionali