
Ieri sera, poco prima dell’ora di cena, stavamo conversando con i vicini sul nostro balcone di casa quando un misterioso calesse, quelli trainati un bel cavallo morello, ha imboccato la nostra via e si è arrestato dinanzi a noi. Un uomo, ma poteva anche essere una donna, ha letteralmente gettato al di qua della staccionata [pardon: della cancellata] un pacco avvolto in carta da manifesto, è subito risalito sul birroccio e con un preciso comando vocale, secco e urlato, ha fatto ripartire il suo morello. Ci siamo precipitati a raccogliere il misterioso pacco, lo abbiamo analizzato come fosse un contenitore rovente, lo abbiamo appoggiato sulla panca e dopo averlo osservato a lungo lo abbiamo ritirato in casa.
Lo spago che lo avvolgeva sembrava di quelli che si usavano per legare i salami…anzi doveva proprio esserlo.
Poco importa, abbiamo rapidamente tolto l’involucro, fatto di carta da manifesto, e ci è apparsa la prima sorpresa.
Era effettivamente carta da manifesto, quella che avvolgeva il misterioso pacco, ma di quelle che si usano per stampare gli avvisi, in questo caso era una grida che prometteva una ricompensa per la segnalazione di un certo “malandrino” che si aggirava per i nostri monti senza che le guardie riuscissero a “beccarlo”. Forse, abbiamo supposto, godeva di parecchie connivenze.
Ma questo non era ancora niente. Aperto l’ involucro interno ci sono apparsi questi oggetti che potete vedere con i vostri occhi e che abbiamo provveduto a fotografare per voi.
Inoltre c’era anche un piccolo messaggio che riportiamo integralmente ” Carissimi, vi seguo da un po’ di anni, vorrei incontrarvi per parlarvi di certe situazioni. Vorrei, se lo desiderate, mandarvi qualche notizia scritta dal mio rifugio montano che potreste pubblicare sul vostro diario. Sono abituato a menar le mani ma ora è venuto il tempo di usare la penna e raccontare la mia verità sulle cose che mi riguardano. Vi farò sapere luogo e ora esatta per il nostro primo incontro. Vi lascio cari saluti…”. La firma la scoprirete “spacchettando” il file che abbiamo allegato. Non temete non è una bomba.
Che dire infine? Una buona notizia, proprio una buona notizia. Attendiamo, speriamo insieme a voi, il prossimo contatto.
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