ENNESIMO CONVEGNO SUL TURISMO. E così ci siam sorbiti l’ennesimo convegno sul morto, pardon sul turismo provinciale. La battuta è sarcastica e forse un po’ forte ma di fronte ai due paginoni che Libertà del 7 luglio u.s. dedica all’ennesimo convegno sul turismo, dopo una prima lettura, non mi viene in mente altro.
Il parterre e il palco erano di tutto riguardo ma l’unica nota stonata mi son sembrati alcuni assessori che rappresentano istuzioni locali maggiori che con il turismo ci hanno azzeccato poco, sempre molto poco, pur avendone le deleghe e le risorse (risorse spese per assurdi progetti, convegni fotocopia e la partecipazione dispendiosissima a Expo…).
Sentire poi da un massimo esponente dell’unione commercianti locale, sempre al fianco delle istituzioni nei propositi turistici, affermazioni del tipo “Piacenza Turismi e Terre Francigene non hanno dato i risultati sperati e noi operatori non abbiamo le competenze per predisporre un piano credibile di promozione turistica…” ci sembra l’ammissione del fallimento su tutta la linea, su tutto quanto partorito da istituzioni locali e associazioni dei commercianti negli ultimi 20 anni.
Leggere che i sindaci di Travo, Bettola e Monticelli bocciano, a tal proposito, anche le attuali unioni comunali(ma non dovevano essere la ricetta anticrisi?) e le politiche fin qui attivate per il turismo non è che la conferma di un fallimento delle politiche istituzionali (regionali) rivolte a questo settore.
Ma a leggere quel resoconto viene anche il sospetto (a pensar male a volte ci si azzecca…) che si sia alla vigilia di un nuovo studio del settore (stavolta fotocopia della fotocopia?) per proporre chissà cosa di nuovo, di non già sentito tante volte…
Stavolta, nel convegno citato, si è preso di mira il Po, e anche questo è l’ennesimo revival di cose già sentite, già dette, già viste, dalla motonave “Calpurnia” in poi. E intanto il Po continua a essere trascurato, anche dal punto di vista ambientale restando un ambizione turistica. Una frustrazione turistica.
Verrebbe da dire: le han provate tutte ma senza grandi risultati.
E allora, in attesa di cose più concrete e non solo chiacchiere, si va avanti in ordine sparso e l’estate ci regalerà tante belle iniziative che almeno riscaldano il cuore dei piacentini …e di qualche turista capitato da queste parti.
Per nostra fortuna abbiamo le proloco, altre associazioni locali volontaristiche, molti assessori e sindaci locali che si dan da fare e …”salvano capra e cavoli” * in attesa che i grandi strateghi la finiscano di “sezionare, e risezionare, il cadavere” e si mettano finalmente a far qualcosa di serio, duraturo e strutturale.
Speranza vana?
* proponendo iniziative culturali, ricreative e sportive di altissimo livello (in alcune importanti occasioni con il determinate contributo della fondazione) …per esempio: Bascherdeis, Illica a Castell’Arquato, il teatro antico a Veleia, il festival della Valtidone, il blues, il cinema a Bobbio e Pontenure, festinquota, il medioevo, la festa della coppa e tantissime altre iniziative locali validissime…(feste religiose comprese).
Articolo di Sergio Valtolla