LE DRIADI SONO IN VALDARDA ( e valtolla )

Leccio, Rovere, Roverella, Farnia, Cerro, Noci ridateci le Driadi (ninfe),  che sveglino Icaro, che ci riportino Tristano e Isotta, che risalgano dalle acque limpide dei nostri corsi d’acqua, che escano dalle cortecce dove sono in profondo sonno perdute.

«……….. voi, o Driadi, formosissime donzelle de le alte selve, le quali non una volta ma mille hanno i nostri pastori a prima sera vedute in cerchio danzare all’ombra de le fredde noci, con li capelli biondissimi e lunghi pendenti dietro le bianche spalle, fate, vi prego, se non sète insieme con la mia poco stabile fortuna mutate, che la mia morte fra queste ombre non si taccia, ma sempre si estenda più di giorno in giorno ne li futuri secoli, acciò che quel tempo il quale da la vita si manca, a la fama si supplisca. » (Iacopo Sannazaro, Arcadia)

di Paolo Guglielmetti (clicca sulla foto e ammira)

La valdarda è una valle di driadi…..la valtolla ospita ninfe nascoste nel bosco, nelle verdi distese ci sono le driadi che non intimoriscono la belva ma…..di fronte a certi spettacoli della natura Noi si, Noi ci sentiamo molto intimoriti dalla forza ” verde”  dei vegetali.

Noi rispettiamo le imprendibili driadi perché con esse vive il bosco e viviamo tutti noi.

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