Fiorenzuola d’Arda: archivio storico o museo di carte vecchie?

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Il magnifico ex convento sede del comune e delle biblioteche comunali (da fonti archivistiche)

IL BELL’ARCHIVIO STORICO

Lo scorso anno, nel 2013 per San Fiorenzo, visitammo lo straordinario archivio storico fiorenzuolano.  Ne avevamo già parlato ma lo rifacciamo perché riteniamo vi siano, in questo genere di cose, almeno due fasi.

Una prima è quella della celebrazione, l’altra è quella dell’azione.

La celebrazione è avvenuta nel 2013. L’archivio storico di Fiorenzuola è fantastico e ben sistemato, bravi tutti! Il rappresentante del circolo storico locale che ci aveva accompagnato nella visita guidata(che  si è ripetuta nel 2014) è un  vero esperto, con ottime qualità comunicative e divulgative, che ci ha deliziato di particolari, date, riferimenti e aneddoti molto coinvolgenti.

Un ottimo  recupero di un patrimonio culturale che ha un valore che travalica i confini del comune di Fiorenzuola d’Arda.

IMG_1511 - Versione 2 _SnapseedIL TEMPO DELL’AZIONE?

Ora però dovrebbe essere la fase dell’azione.  La ristrutturazione e la presentazione dell’archivio è avvenuta e ci attendavamo qualcosa in più a breve…

Ci è piaciuto vedere i testi originali utilizzati, ai fini delle sue ricerche,  dallo storico fiorenzuolano  E. Ottolenghi. Ci piace pensare che anche altre opere di storia e di costume fiorenzuolano abbiamo potuto ricevere un fondamentale contributo dalla paziente consultazione di documenti conservati in questi preziosi archivi.

Ma ora, dopo le celebrazioni, ci aspettiamo che si vada oltre…altrimenti quello che abbiamo visto diventa un museo dei vecchi documenti da vedere e non toccare…

UN BREVE SGUARDO ATTORNO A NOI…

Nella zona valdardese agiscono alcuni autorevoli ricercatori e circoli culturali che si occupano di storia locale, taluni dei quali molto apprezzati. Fiorenzuola non manca di ottime, recenti,  pubblicazioni storiche ma forse si potrebbe fare anche di più…

Solo per fare un qualche esempio  vi ricordiamo che…

Abitava a Fiorenzuola un illustre e rinomato ricercatore, deceduto in tempi recenti, che ha fondato la rivista “Quaderni della Valtolla”, che quest’anno ha stampato il suo 16° volume.  Tale era Angelo Carzaniga che ha fatto crescere attorno a sé  un gruppo di ricercatori che ancora proseguono nella loro opera di ricerca e divulgazione  (in 16 volumi e 2 monografie pubblicate in questi anni sono contenuti oltre 2600 pagine di storia locale, oltre 150 saggi ai quali hanno concorso 56 ricercatori-autori…). Tra i ricercatori che collaborano alla rivista citata possiamo anche annoverare i “fiorenzuolani”  prof Massimo Pallastrelli e dott. Franco Sprega.

CHE COSA SUGGERIAMO

Divulgare la storia è fare cultura di alto livello, farla in maniera accessibile per il vasto pubblico e dei giovani in particolare,  attingendo da queste preziose fonti archivistiche, è fondamentale.

Ma allora come evitare che un simile ottimo lavoro di recupero archivistico  resti patrimonio di pochissimi?  Ci rimettiamo alla sola buona volontà dei singoli o coinvolgiamo anche i gruppi organizzati che sono disponibili?

Chi dovrebbe , infine, promuovere e coordinare la divulgazione di tutto questo?  Chi si potrebbe impegnare a uscire da questa situazione “immobile” promuovendo  un progetto editoriale  e divulgativo attraverso l’organizzazione di riviste cartacee e/o online, la promozione di  conferenze, di gruppi di studio ecc…ecc..?

Certo occorre “sbattersi” parecchio e impegnare parte del proprio tempo libero…  ma per ottenere risultati tangibili e apprezzabili è sempre così.

(ps: se si sta già muovendo qualcosa…lo si faccia sapere, se c’è un regolamento per la consultazione degli archivi si divulghi…)

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4 commenti

  1. esistono numerosi modi per rendere disponibile documenti ormai dimenticati.. Un piccolo e modesto esempio lo puoi trovare sul mio sito alla voce utilità. Senza entrare nei dettagli, l’ISPRA ha scansionato le vecchie Note Illustrative delle Carte Geologiche 1:100.000, la base delle conoscenze italiane del settore. La faccio breve. A me serviva riprendere dei testi ma erano pdf “fissi”, delle immagini.. Mi sono ingegnato e oggi sul mio sito (e da li li sta copiando ISPRA..) è possibile trovare le stesse note MA in formato ricercabile e ricopiabile! L’impegno? La scabsione dei documenti originali. Chiaro che qui invece si parla di carte scritte a mano per cui potrebbe non valere quanto fatto sopra, ma mi auguro che una copia fotografica di tutto il materiale sia stata fatta o almeno in corso.. (non serve uno scanner piano A0.. , basta una modesta macchina fotografica per la maggior parte dei documenti).

    • quella che proponi tu è sicuramente un modo per rendere disponibili praticamente tutti i documenti (non credo che ne esistano di segreti!!!) ma è un operazione lunga e laboriosa. In questo caso credo, ma posso sbagliarmi, la la digitalizzazione dell’archivio storico richiederebbe un intervento professionale perché vi sono precise regole da seguire e tutto ha un certo costo…e ora non credo che tali risorse siano disponibili…in futuro…
      Intanto si potrebbe capire se il personale della bibblioteca è idoneo svolgere il servizio per tali archivi o se invece non sia necessario richiedere la presenza di una o due giornate di un archivista ( o come cavolo si chiama) in prestito dall’archivio di stato di piacenza. Due giorni alla settimana aperti ai ricercatori…che bello.
      Che bello se l’associazionismo culturale e i ricercatori fossero autorizzati a studiare quei documenti, a pubblicare ricerche e a organizzare incontri e conferenze ….avremmo fatto un bel passo in avanti.

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