
Una Frana tra il 31 dicembre 1976 e il primo gennaio 1977 ha sconvolto la frazione morfassina di Oneto.
Il 2 gennaio 1977 il sindaco del comune di Morfasso, sig. Rodi, ordinava l’evacuazione della frazione ma non fu facile convincere gli anziani, che li erano nati e vissuti da sempre. Gli ultimi anziani resistettero fino al 4 gennaio poi amareggiati abbandoneranno le case…un colpo al cuore, un gravissimo colpo alla loro fierezza montanara.

Il preavviso della “catastrofe” si era manifestato nei giorni precedenti, con rotture di pavimentazioni e caduta di calcinacci dalle case, in maniera tanto copiosa da indurre alcuni abitanti ad abbandonare le case e recarsi presso parenti.
Con la terribile frana il lavoro e i sacrifici di una vita erano andati in fumo in pochi istanti.

Esasperati e disperati agli stessi abitanti non restò che guardare quanto stava succedendo.
Gli abitanti delle frazioni vicine accorsero praticamente tutti per offrire aiuto ai loro vicini di Oneto.
“ Bravi ragazzi, non vi conosco, ma grazie lo stesso” disse un’anziana signora rivolgendosi ad alcuni ragazzi che prestavano soccorso volontariamente.

Per prime furono portate al sicuro le persone, poi si fecero uscire gli animali dalle stalle per evitare che anche quest’unica fonte di reddito rimasta fosse travolta.
Poi nei giorni successivi, con cautela, s’iniziarono a recuperare le cose più utili e più care alle persone: mobili, vestiti, oggetti, ricordi…
Le cause della tragedia furono le solite: briglie non riparate, terreni in pendenza senza efficace regimazione dell’acqua, l’ aratura del terreno in pendenza, l’eccessivo disboscamento…

Alla fine lo scenario era desolante, le crepe del terreno si aprivano lentamente e i muri crollavano e scivolavano verso il greto del torrente. In pochi giorni il “cratere” ingoiò il paese.
La frazione venne in seguito ricostruita poco distante.
Ovviamente sul posto operano vigili del fuoco e forze dell’ordine e non mancarono generosi atti di solidarietà da parte di Enti, Istituzioni e privati che raccolsero ingenti somme di denaro per i primi soccorsi.
(foto e notizie estratte da un ricerca scolastica morfassina del 2003, patrocinata dal comune di Morfasso, dalla Provincia di Piacenza e dalla Regione Emilia R.)



