
Una buona notizia: l’Eolico a Prato Barbieri, comune di Bettola, non si farà! Il comitato ottiene la prima vittoria. La società parmense Oppimitti Energy ha ritirato il progetto di due pale eoliche, con potenza pari a 500 Kw, presentato per la prima volta nel 2009.
«Abbiamo scongiurato la realizzazione di due torri eoliche alte sessanta metri, oltre ai venti metri delle sole pale, ottanta metri in tutto (ndr: come tre grandi castagni secolari sovrapposti), in uno dei paesaggi più incontaminati e apprezzati del nostro appennino, il Passo di Prato Barbieri» commenta il portavoce del comitato, sig. Rivaldi «Ora non ci fermiamo, perché dopo queste lotte portate avanti da semplici cittadini, vorremmo che i comitati agissero uniti, come una “persona” sola». Il comitato era nato autofinanziandosi (ndr: come del resto fanno tutti questi comitati) per studiare bene le norme e portare un parere scientifico sui tavoli istituzionali dove si discute di eventuali autorizzazione per tali progetti industriali.
«…abbiamo capito che avremmo dovuto difenderci da soli … abbiamo capito che non si sarebbero fermati a due sole pale, ma avrebbero successivamente chiesto di ampliare la rete a un parco eolico. Ci siamo sentiti dire da illustri politici “Meglio la green economy che il nucleare”, come se noi fossimo contrari alla “green economy”. Noi siamo contrari all’eolico industriale selvaggio sui nostri crinali» (ndr: ecco, questo è il punto! Noi siamo contrari all’eolico industriale sui nostri crinali!). La Regione Emilia ha FINALMENTE deciso di approfondire la questione e il risultato c’è! A Parto Barbieri non si costruiranno pale eoliche. Nel nostro Appennino non c’è spazio neppure per il parco eolico a Nicelli di Farini o alle Pianazze perché non c’è il quantitativo di vento sufficiente richiesto dalle linee guida predisposte dalla Regione.
«Il calcolo delle ore di vento deve essere effettuato “alla massima potenza nominale” e non con il fuorviante metodo delle “ore equivalenti” in cui tutti i venti, anche quelli non adatti per intensità e direzione a far funzionare autonomamente le pale, vengono invece conteggiati… Deve essere quindi garantita una notevole produttività».
L’obiettivo per tutti deve essere quello di preservare gli ultimi lembi di territorio a valenza naturalistica dell’Italia da Prato Barbieri, al Monte Aserei Nicelli, dal Passo delle Pianazze a…
NON E’ QUESTO IL MODO DI RILANCIARE LA MONTAGNA E L’AGRICOLTURA.
ARTICOLI CORRELATI INSERENDO NEL BANNER DI RICERCA “eolico”…
ANTEPRIMA CLICCANDO SUI LINK…
–Parchi eolici industriali a Prato Barbieri o sul monte Aserei? No grazie!
NOI SiAMO CONTRARI ALL’EOLICO INDUSTRIALE SULLE NOSTRE MONTAGNE così afferma Rivaldi, la sua vittoria è anche un po’ la nostra vittoria
L’aver individuato le numerose ed importanti criticità del progetto delle 6 pale sull’Aserei riconosciute anche dalla Regione perlomeno lacia sperare che chi dovrà intervenire per apportare le dovute modifiche lo faccia con cognizione di causa e vista l’importanza delle richieste avanzate dalla regione vada altrove a coltivare simili progetti.
Le energie alternative prodotte in casa sono una scusa, in particolare l’eolico si è rivelato una vera e propria speculazione che ha consentito ai proponenti, ai proprietari dei terreni di accedere alle larghe sovvenzioni messe a disposizione della Stato.
” per chiunque voglia disseminare il territorio dello stato di mostruose pale eoliche o di distese d’impianti fotovoltaici magari avvalendosi dell’aiuto della malavita organizzata o corrompendo a man bassa le amministrazioni locali” ( Ernesto Galli Della Loggia- da il Corriere della sera-domenica 19 maggio 2013.
Le energie rinnovabili possono essere di grande aiuto sia a livello economico sia a livello ambientale, ma allo stesso tempo bisogna prestare attenzione ai paesaggi che vengono che vengono distrutti per installare impianti.