Editoriale di Sergio Valtolla, Valtolla’s blog©
Ho partecipato a 3 serate su 4 del festival di teatro antico di Veleia, edizione 2016 terminata ieri sera con un recital di Pippo Delbono e Petra Magoni. Non sono un critico, non un esperto ma ritengo questa edizione ottima.
Posso solo aggiungere che ieri sera nonostante una temperatura non proprio estiva gli artisti, di indubbio spessore e bravura, hanno intrattenuto il numeroso pubblico fino alla fine meritandosi un caloroso applauso.
Posso anche aggiungere che, considerati i miei gusti, ho trovato Vinicio Capossela straordinario, Laura Morante eccellente, la Filarmonica Toscanini super. Impegni precedenti mi hanno impedito di seguire anche l’ottimo Bergonzoni.
Ma un grosso complimento lo riservo alla curatrice, direttrice artistica della rassegna Paola Pedrazzini e all’amministrazione comunale di Lugagnano con il suo Sindaco.
Ho notato con piacere che anche parecchi imprenditori locali, molti piccoli artigiani e commercianti…,sono stati compartecipi di questa rassegna: bravissimi a credere nel vostro territorio, il successo è anche il vostro!
Ma Veleia non ha avuto solo stelle!
Ci sono recenti realizzazioni di servizio che potrebbero rendere l’area archeologica fruibile con maggiore interesse, locali adatti per accogliere e ospitare gruppi di studio, studenti, ricercatori…ma sono ancora tremendamente, nonostante siano terminati e arredati da oltre un anno, silenziosi e inattivi.
Non capisco e non mi adeguo a questo andazzo, a questi ritardi che rischiano di compromettere quanto realizzato prima ancora che tali servizi siano resi attivi.
Mi sembra di capire che poco possa fare l’amministrazione locale che non ha i titoli per sbloccare la situazione.
Mi sembra che tutto dipenda dalla volontà della Soprintendenza ai Beni Archeologici regionale e dalla stessa Regione (e provincia di Piacenza).
Che dicono dunque i consiglieri e assessori regionali piacentini e quelli provinciali che pure erano presenti all’evento?
I nostri soldi di contribuenti che avete speso per migliorare i servizi di una delle aree archeologiche più belle e importanti del nord Italia valgono proprio “una cicca frusta”?
Consiglieri e assessori regionali e provinciali datevi una mossa perché la Valdarda e la Valtolla non vogliono “morire” di carbone da rifiuti!!!
ps: sempre No al Carbonext!!!

Bene per il Teatro Antico ma per il resto le cose non sono come tu scrivi. Le recenti realizzazioni sono da tempo state cedute dalla Soprintendenza all’amministrazione comunale, che nulla sta facendo per metterle a servizio dei cittadini. Ci sono documenti scritti e sottoscritti a tal proposito. Tanto denaro pubblico, cioè di tutti noi cittadini, sprecato.
“Per il resto” sono sempre convinto che se quanto dici corrisponde al vero (io non ho dubbi sulla tua buona fede!) a maggior ragione che fanno soprintendenza e il resto? Perché non intervengono? Ma parli “del resto” e non dici nulla sulla questione del carbone da rifiuti?
Scusami, la questione del carbone è molto più importante di quella di Veleia. Ma qui il tema è Veleia e mi sono limitata a quello. Comunque ho le documentazioni scritte e firmate, al riguardo, e quando vorrai sarò ben lieta di mostrartele. La Soprintendenza si sta muovendo, ed è molto più “sul pezzo” di quanto non sembri, e prevedo un autunno caldo, al riguardo. Considerato che in campagna elettorale, a maggio 2014, è stata promessa l’apertura della struttura “al massimo” entro luglio di quello stesso anno, chi ha promesso dovrebbe quantomeno spiegare per bene i motivi che non hanno consentito tale apertura. Anche perché, sempre durante un incontro pubblico sono state annunciate 13 candidature, già inoltrate, per l’apertura. Perché quindi non procedere al bando per affidarne la gestione, come stabilito negli atti?
Bene, allora qualcosa si sta muovendo. Sul carbonext deve forse desumere che condividi le posizioni della giunta regionale che autorizza?
Perché devi desumere qualcosa che non ho detto? Sul carbonext non mi esprimo perché non ho approfondito la questione come invece ho fatto su Veleia. Posso dirti, da cittadina, che è stata una follia permettere la costruzione di un cementificio nel luogo in cui si trova. E’ stata rovinata una delle più belle vallate del piacentino. Dopodichè, a caduta, ogni scelta di implementazione dell’attività è una follia, ma comunque inferiore alla prima.
Sull’errore di costruire il nuovo cementificio siamo d’accordo ma ora c’è.
Sul carbonext registro la tua “prudenza”. Per il resto non so cosa significhi “…ogni scelta di implementazione dell’attività è una follia, ma comunque inferiore alla prima”. Significa forse che ora che c’è tanto vale che bruci qualsiasi combustibile che la legge autorizza? (per inciso: la legge autorizzò quale carburante per i cementifici le farine animali, da altre parti permise “eternit”, poi si pensò al nucleare ecc…).