Castelcanafurone, a due passi dal groppone dell’orso sulla via del Mercatello

CASTELCANAFURONE, A DUE PASSI DAL GROPPONE DELL’ORSO SULLA VIA DEL MERCATELLO

(Sergio Efosi Valtolla, fotoamatore, escursionista e narratore)

Erano diversi anni che non andavo a fare un giro dalle parti del Gratra, dalla Val d’Arda sono salito a Santa Franca, ho raggiunto Farini e quindi Ferriere e poi sono salito fino al Valico del Mercatello… 

PESCRÈMONA E LA GRATRA

La strada da percorrere è sinuosa, ma non faticosa e il paesaggio è davvero bello. 

Scendendo dal Valico del Mercatello, che molti ricordano essere un punto di transito della Lunga Marcia del GAEP, si supera Brugneto e pochi tornanti dopo si inizia a intravvedere “la Gratra”, quella montagna che nel medioevo, nella sua parte sommitale, nel luogo detto groppone dell’orso, ospitava un castello importante. 

Quest’area con tutti i suoi luoghi che giacciono accanto all’orrido, sulla sponda destra dell’Aveto, un tempo erano conosciuti come Pescrèmona, una denominazione che, per taluni studiosi, deriverebbe dall’espressione “pietra sull’orlo di un precipizio” (scrèmona mutuato da scrìmolo che, in geografia fisica, sta a indicare un tipo di cresta montuosa con un versante a pendio più dolce e l’altro quasi verticale. Proprio com’è la Gratra che su un lato “precipita” sul sottostante torrente Aveto). 

L’antica denominazione è scomparsa ma permangono i toponimi che identificano paesi, località e montagne,  tra cui Gratra, Castelcanafurone e Lovetti. 

Putroppo del castello, un fortilizio medievale, sulla Gratra non si hanno molte altre notizie poiché l’archivio della chiesa che li conservava, quella di Castelcanafurone, realizzata con il materiale dei resti del fortilizio medesimo, andò distrutto in seguito ad un violento incendio nel 1610.

Alcuni studi citano tale fortilizio medievale, che dominava la zona, nel 1257 (data nella quale compare per la prima volta in un documento il toponimo “Pescrèmona”; ripetuto nel 1269 e in altre occasioni).

Negli estimi del XVI secolo Pescrèmona risulta tra le ville montane federate nella “Magnifica Università di Valnure” che aveva il suo centro amministrativo in Bettola. Il toponimo antico è, come detto, scomparso ma sul Groppone dell’Orso della Gratra e a Castelcanafurone vi sono due magnifici edifici sacri. 

CASTELCANAFURONE

A due passi dal Groppone dell’Orso della Gratra, dove è stato realizzato un piccolo santuario che sembra un antico castello, c’è Castelcanafurone con la sua bella chiesa in pietra locale a vista con il suo svettante campanile.

L’edificio sacro di è stato ri-costruito nel 1800 sulle vestigia di quello andato distrutto dal citato incendio ed è stato consacrato nel 1913. Dedicata a S. Maria Assunta, il tempio presenta un interno a navata unica con un bellissimo pavimento in pietra; un edificio sacro assolutamente da conservare e restaurare con cura e attenzione. 

Per queste strade antiche dell’Appennino, uno dei percorsi del pellegrinaggio francigeno di montagna, dei commerci, del contrabbando per sopravvivere  e dell’emigrazione, sono tornato per pranzare nella Trattoria da Bianca, della famiglia Cassola, dove si mangia come una volta, ma per davvero.

Grazie alla sig.a Gisella Cassola che mi ha permesso di visitare la magnifica chiesa, una delle tante meraviglie appenniniche della Diocesi di Piacenza-Bobbio.

(info: http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/) (wikipedia.it)

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