
Passava il vento, cambiavano le stagioni, veniva la nebbia, poi la neve e si ricominciava.
Andavamo a pescare nell’arda e c’erano i pesci gatti, i cavedani, i barbi e le bisce tutt’intorno.
Saltavamo sui sassi, trovavamo il pozzone giusto e per ore si pescava senza licenza e sempre a curar la guardia. Stavamo con i piedi nell’acqua, che era dolce, buona e il vento la increspava ……ma poi è diventata nera senza ragione.
Passa ancora il vento, cambiano le stagioni ma a pescar nell’arda c’e da stare attenti.
A piedi o in bicicletta passavamo alla palta a prendere 3 nazionali esportazioni senza filtro e qualcuno portava i fiammiferi di legno dalla cucina.
Ci “sballavamo” con pesci, nazionali esportazioni e, qualche volta, con un giornalino con le “tette”.
Ancora passa il vento, cambiano le stagioni ma noi non siamo più qui a pescare.