La guerra contro il taglio degli alberi nel parco provinciale del Monte Moria continua …… Il sindaco di Lugagnano Jonathan Papamarenghi ha inviato una diffida alla cooperativa agricola Parco Monastero intimando di bloccare le operazioni nel bosco, di ripristinare lo stato dei luoghi e di valutare i danni arrecati ai proprietari e all’ambiente in generale.
I lavori dice l’esposto del sindaco «interessano un appezzamento di terreno che si estende per circa 90 ettari, di proprietà di terze persone, molte delle quali hanno dichiarato pubblicamente di non aver mai dato assenso ai lavori né concesso i terreni in uso».
I dubbi del sindaco lugagnanese sono legati a una dichiarazione inserita nella richiesta di finanziamento di fondi comunitari per 741.159 euro: nella domanda, vagliata dalla Provincia, la cooperativa che ha ottenuto un grossissimo finanziamento di ben 741.159 € (quanti ne deve aggiungere di tasca sua per accaparrarsi tale ingente somma?) dice «di avere il possesso dell’area su cui insiste l’intervento, compresi gli atti di cessione temporanea dei terreni».
Non sarebbe proprio così, afferma il sindaco «Da informazioni acquisite risulterebbe che di tali atti non vi sia documentazione scritta, risultando solo la registrazione presso l’Agenzia delle entrate di elenchi di contratti verbali asseritamente stipulati con tali proprietari…….I contratti in questione sono 54…. Gianluigi Rigolli, presidente del…. parco, del quale fanno parte i comuni di Morfasso e Lugagnano, la Provincia e i proprietari dei terreni, ha fatto una riunione in località Monastero con i proprietari. Molti di essi affermano di non aver mai concesso i loro terreni in affitto, né di aver mai ricevuto i soldi per la locazione. Mi risulta inoltre che siano già arrivate delle querele alla stazione dei carabinieri di Lugagnano……»
«I boschi sono tutelati dalla legge come beni paesaggistici. E quindi – sostiene l’avvocato – in caso d’interventi che esulano dalla normale gestione, sono necessari un’autorizzazione della Soprintendenza, o eventualmente dei Comuni, e la procedura di Valutazione d’impatto ambientale».
Nostre domande (ognuno si dia delle risposte..)..
1) ma se la provincia è socia del consorzio perché non è intervenuta?
2)Leggendo le dichiarazioni della provincia sembrerebbe che si voglia limitare a controllare dopo. E’ proprio così?
3)Prima si lascia “buttar giù la casa” e dopo interviene?
4) nessun partito “ecologista progressista” interviene? Non il Pd? Non IDV? Non SEL? Povera politica……
5) nessun “cielodurista” ecologista in valdarda? Tutti zitti?
Bravo Sindaco di Lugagnano!
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Strada giusta,non ero a conoscenza nello specifico dei dubbi del signor sindaco.Li condivido pienamente e aggiungo che certi “giochetti” sono vecchi . . . . ,ad esempio l’adesione all’insaputa di tanti proprietari e fantomatici permessi,se cosi’ si possono definire, di lavori e interventi fatti negli anni precedenti senza che nessuno controllasse l’effettiva validita’ dei diritti vantati dai soliti noti . . . .
Facciamo uno sforzo e d’ora in poi osserviamo e . . . commentiamo!
Sono praticamente cresciuto al parco,la mia famiglia ha vissuto 45 anni in quel magnifico luogo e vedere questo scempio , fa davvero male al cuore!
[…] 7-21 luglio 2012: la chiara posizione del sindaco di Lugagnano […]