“Un fiume non ha rotonde né tangenziali. Non ti depista e va dove deve andare. Non lo imbrogli e non lo imbrigli. Se lo fai deborda, si gonfia, si incazza, te la fa pagare. Odia il cemento e chiede il suo legittimo spazio” ¹
Il fiume e il torrente non sono mostri che divorano i poveri diavoli che capitano da quelle parti quando c’è la piena. I mostri siamo noi che vogliamo imbrogliare e imbrigliare qualsiasi canale che scorre in superfice per costruire una casa, una strada, una tangenziale.
In questi ultimi anni abbiamo forse capito la lezione tragica della natura che si ribella alle nostre cazzate? Manco per sogno! E allora attendiamoci il peggio, sempre peggio. Spiace per gli innocenti, per gli ingenui che han comprato casa in luoghi estremamente pericolosi per esondazioni e frane ma per questo sappiano che i responsabili siamo solo noi uomini e in particolare quelli che comandano …quelli che hanno permesso. Quelli che han tradito per meno di trenta denari.
I mostri per i torrenti e i fiumi non sono i topi, il pantano o i serpenti ma i rifiuti e i detriti scaricati ovunque (provate a fare un giro dentro l’Arda da Fiorenzuola alla diga di Mignano e ne vedrete delle belle!), i tentativi di inurbare le sponde, le rive abbandonate e lasciate all’incuria, i veleni scaricati direttamente o nei canali affluenti, il prelievo illegale di acqua, della poca acqua estiva per “salvare” qualche speculatore agrario…
Il grande fiume scorre e ha fatto ancora una volta parlare di se…come l’hanno fatto i suoi affluenti ma noi e i nostri politici dimentichiamo alla svelta…
Ma il fiume e il torrente non votano per nessuno partito e i politici farebbero bene a ricordarlo.
¹) PAOLO RUMIZ, Morimondo, Feltrinelli, 2013