Notizie “favolose” sulla montagna o favole dei politici…

2015-05-05-mulino provini  LR-7918Tutte le volte che passa un politico di “alto rango” in montagna il nostro quotidiano libertà pubblica uno o più articoli con titoli sensazionali.
Si tratta di notizie apparentemente favolose, da restare a bocca aperta: “In Alta Valtrebbia e Valboreca si navigherà con la banda larga”.

Ma il progetto, chiarisce il quotidiano, andrà in porto entro il 2020. Lo avrebbe affermato il presidente della nostra Regione in visita in alta Valtrebbia/Valboreca a Zerba.

Per ora, e da molto tempo, la situazione è questa: utilizzare smartphone e internet è problematico, vi sono ampie zone (dell’intero Appennino piacentino) totalmente scoperte dalla più elementare “copertura del segnale” e altre dove c’è solo “internet lumaca” e pochissime dove a malapena si raggiungono un paio di “mega” di velocità.

La promessa relativa al miglioramento di tali servizi telematici citati la sentiamo da quasi 10 anni ma non è successo granché; tempo fa si era parlato dell’attivazione entro il 2010, poi di anno in anno si è rinviato…e ora siamo alla promessa del 2020.

Eppure sempre di più questo moderno strumento di comunicazione serve per lavorare, per attrarre più visitatori e turisti, per le attività produttive e commerciali locali(ristoratori, commercianti, artigiani, agricoltori, ecc…) e per tutti i citttadini che volessero studiare o lavorar da casa, comunicare con amici e parenti, ecc…

Allora più che notizie “favolose”, in questo caso, forse si tratta  ancora una volta di “favole”?

I problemi irrisolti della montagna e alta collina sono ormai tanti che lo scetticismo è d’obbligo. In queste aree manca tutto e si va avanti a rattoppi e riduzioni dei servizi…in pratica si resiste!!!

Ma ancora una volta i politici di “alto rango”, vengono sui monti a decantar la bellezza dei monti e dei borghi (della quale in realtà non gliene può fregar di meno!), a mangiar prodotti buoni “a sbafo”, ospiti nostri, in cambio delle solite promesse…”faremo…”, “abbiamo previsto per la montagna…”, “realizzeremo in montagna entro il ….” come si fa con i bambini per farli star buoni.

Nel corso di queste visite non dimenticano mai (tali politici) di sottolineare quanto tali interventi siano “imminenti”, quanti grandi interventi si effettueranno sulla forestazione, sul turismo, sull’agricoltura, sulla viabilità e sull’assetto del territorio. Ma son sempre le solite solfe da 30 anni!

Questo mentre, e questo è purtroppo reale, la montagna frana, i boschi degradano, le strade sono colabrodi instabili, insicure e spesso impercorribili… e i giovani scappano prima per studiare e poi per vivere altrove.

Questo mentre la “politica dell’annuncio” va avanti come niente fosse.

Domenica 25 settembre abbiamo letto l’annuncio di cui si è parlato sopra; il 27 settembre, sempre “libertà”, mette in risalto gli echi della promessa del presidente della Regione alla quale i nostri parlamentari locali di maggioranza ne aggiungono altri. E tutto questo mentre nella pagina successiva si dà ampio risalto alla notizia, alla tragica notizia, che un piccolo paesino proprio lì vicino alla zona visitata dal Presidente della Regione, nel comune di Ottone, deve essere evacuato totalmente perché c’è l’imminente pericolo che frani a valle l’intero abitato. Ma di queste situazioni ne potremmo raccontare decine…

Questi sono i risultati delle politiche che hanno spinto tutti ad abbandonare L’Appennino, i politici a ignorare le problematiche che questo avrebbe comportato…e a fallire miseramente con i loro interventi “tampone” a frana avvenuta, a dissesto in corso…a tragedia consumata.

Proviamo a credere che stavolta i politici di “alto rango” si ricredano e si mettano veramente a fare qualcosa di concreto per la montagna? Proviamo ancora a credere…!

Proviamo perché la montagna è bella, quella piacentina anche di più.

Proviamo perché vogliamo rendere onore ai “resistenti” (agricoltori e commercianti, pensionati e giovani studenti…) che si aggirano da queste parti e presidiano il territorio.

Ma non dimentichiamo che siamo quasi alla frutta e il 2020 è ancora molto lontano. Adesso e subito occorre aggiustare strade, aggiungere e stabilizzare i servizi e rendere i nostri territori liberi dalle tasse…liberi dalle tasse e dai balzelli tributari.
Altrimenti siamo alle solite: la montagna è favolosa in campagna elettorale (e guarda caso tutto questo succedde alla vigilia del referendum nazionale che si svolgerà il 4 dicembre…) e poi tutto passa e i politici scappano.

E allora son favolose o favole le notizie di questi giorni sulla montagna?

Editoriale di Sergio Valtolla 

Ps1: invece le tasse e i tributi aumenteranno ancora e, in media e alta Valdarda pagheremo anche la bonifica…ma in cambio di cosa?

Ps2: “libertà ” riportava anche la proposta dei politici di rendere “zone franche” alcuni comuni montani (tipo Livigno e altre cose del genere) ma anche questa l’abbiamo sentita da almeno 15 anni e  non si è mai fatto nulla di concreto.

Ps3: noi in valdarda di concreto e poco favoloso dai politici di alto rango abbiamo avuto il carbone da rifiuti, il carbonext.

Un commento

  1. Serve soprattutto in caso di necessità o di infortuni, e anche per chi si perde e …… vuole essere soccorso. Ho 75 anni e ricordo che i politici usano, solo e sempre, due tempi dei verbi, passato prossimo (es. abbiamo risolto il problema) seguito il futuro (es. faremo un decreto che risolverà …. e approveremo…). Manca il seguito, sempre: “nei tempi della burocrazia” cioè alle Kalende greche.

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