Dissesto idrogeologico del territorio: maggiori aiuti in montagna?

 

Proprio ieri pomeriggio, 25 ottobre 2010, al “tavolo verde”  della provincia di Piacenza l’assessore all’agricoltura annunciava che:

le aziende che sottoscriveranno accordi con i Comuni per la manutenzione del territorio e la prevenzione del dissesto potranno avvalersi di punteggi utili per concorrere ai finanziamenti del Prip, lo strumento programmatico provinciale in materia di sviluppo rurale.

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L’idea e l’iniziativa è senz’altro lodevole….occorrerà verificare nei casi concreti…..occorrerà verificare se  i Comuni della valtolla….se gli agricoltori della vallata….ecc….ecc….

Intanto un passo importante è stato fatto! Coinvolgere le imprese agricole locali nella difesa del territorio è ottimo.. [

noi diciamo nella sorveglianza, nella manutenzione di situazioni che potrebbero, se lasciate a se stesse, degenerare provocando gravi disastri ambiantali….; noi diciamo nella manutenzione di tratti di strada intreressate da movimenti franosi ….; noi diciamo nelle aree rurali di pregio come i vigneti…; noi diciamo nelle aree di vicinanza ai corsi d’acqua, delle “scoline naturali” che se non regimate provovano danni enormi…; noi diciamo nella collina e montagna…].

I comuni della valtolla [ castell’arquato, vernasca, morfasso e lugagnano in primis..], con le associazioni di rappresentanza [ ma anche direttamente…se vi sono latitanze], non si lascino sfuggire la portata di questo annuncio….che avrà bisogno di essere ” riempito” [forse] di contenuti ma che è veramente molto innovativo  e va nella direzione [ percorso ancora lungo??] di considerare le imprese agricole [e i comuni] ” sentinelle del territorio” per il benessere di tutta la provincia…di tutta la comunità e non solo quella residente e operativa in collina e montagna.

Dicevamo che lo ha annunciato in commissione consiliare agricoltura l’assessore provinciale Filippo Pozzi, nella prima seduta dedicata al tema, del tavolo verde, l’organismo consultivo per eccellenza per la programmazione agricolo-ambientale. A metà del percorso del Prip 2007-2013, sentite le esigenze del mondo agricolo, ha preso così avvio l’iter di ascolto delle realtà coinvolte e di ri-definizione delle priorità. Al tavolo verde ha fatto seguito la commissione di oggi. Seguirà, come indicato da Pozzi, una nuova convocazione del tavolo e un ritorno in commissione. A dicembre si metterà mano all’allocazione finanziaria, sulla base delle nuove esigenze e dei contributi emersi. “E’ nostra intenzione – ha spiegato l’assessore – stabilire nuovi criteri di preferenzialità per le aziende che sottoscrivono accordi con i comuni per la salvaguardia del territorio, affidando a queste punteggi ad hoc nell’ambito dei contributi agroambientali. In questo modo, sulle priorità provinciali, chi contribuirà con la sua opera a manutenere il territorio sarà avvantaggiato”. Dalla Regione al territorio, come già annunciato il 30 settembre a palazzo Agricoltura, sono stati stanziati, a disposizione della programmazione, 6 milioni in più, frutto di un premio partita di Bruxelles a Bologna per il buono stato di salute del settore emiliano romagnolo (122milioni il contributo complessivo alla nostra Regione).

A somma fatta la dotazione del settore agricolo di via Garibaldi [ leggi provincia] ammonta così a oltre 74milioni di euro. “Ad oggi ci sono misure con residui di disponibilità finanziaria – ha spiegato Pozzi – che risultano parzialmente inutilizzate. E’ nostra intenzione chiedere alla Regione di dirottare quelle risorse verso le misure in sofferenza, accogliendo le indicazioni degli stessi operatori”. Gli incentivi alle aziende attente alla salvaguardia territoriale sono la risposta a richieste trasversali, avanzate sia dalle associazioni agricole, sia dalle comunità montane.

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CURARE L’AMBIENTE E’ SALUTARE PER L’UOMO E LE SUE ATTIVITA’;

MONITORARE I DISSESTI E’ SALUTARE PER LA COMUNITA’ PROVINCIALE E NAZIONALE;

RILEVARE LA QUALITA’ DI ARIA E ACQUA E’ FUTURO PER L’UMANITA’ E  I NOSTRI FIGLI E NIPOTI;

INCENTIVARE I PRODUTTORI AGRICOLI DI COLLINA E MONTAGNA E’ PRESERVARE IL BENE COLLETTIVO…..

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Un commento

  1. Tutto verissimo,speriamo funzioni e non si perda questa opportunità molto importante.Adesso i comuni interessati
    devono divulgare l’iniziativa frazione x frazione in modo che
    tutti sappiano.
    ciao.

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