
Su quella strada ci correvano le macchine, in salita, partendo dalla stazione vecchia di Castell’Arquato.
La corsa c’era una volta l’anno e arrivavano le macchine e i piloti che tutti ammiravamo [Noris, Bertuzzi….].
Per noi “la Vernasca” era quella della corsa!
Poi sono arrivate le nostre macchine, le nostre prime utilitarie [che brutto termine!].
La 500 ci è arrivata nel 1966 e l’abbiamo truccata con la marmitta doppia cromata e con il cofano dietro aperto per far prender aria alla nostra “amata”; sul vetro appiccicato lo scudetto con lo scorpione nero.
Favevamo due percorsi, uno da Castello fino a Lugagnano e…… l’altro.
Ma quello che ci piaceva era l’altro, era “la Vernasca”.
Partivamo da Lugagnano accelerando fino alla fornace, dalla prima alla quarta in 6 secondi.
Una curva all’ombra e una al sole e questa strada che s’arrampicava fino alla piazza sotto alla “Pieve”.
Su questa strada ci andavamo di notte, una volta fredda e una volta calda, con il motore che impazziva, che con una fiammata sbranava la salita.
La baraonda cominciava nella pizzeria, davanti al bar e delle volte si sceglieva il percorso lungo e diritto [quasi diritto] e molto insidioso da Castello.
In queste strade ci è scappato il morto per incoscienza o per “sfiga”.
Al tempo non avevamo un mestiere, solamente un vestito, la 500 ( o la 600 truccata Abarth) e la leggerezza giovanile.
Il brutto si riscattava e il bello mostrava i suoi limiti.
Il brutto vinceva e diventava il bullo!
In estate tutti i paesi avevano le finestre aperte, non c’era l’aria condizionata e sentivano il rumore dell’accelerata e…delle gomme che urlavano con l’asfalto.
Per le mamme e le fidanzate non c’era più l’orologio, il secondo diventava il minuto e questo diventava un ora.
Poi qualche volta suonava la campana.
Ma la baraonda ricominciava perché la sicurezza veniva “dopo”.
Ai guai della vita ci avremmo pensato domani, per ora era “la gioventù”!
James Dean si era ammazzato in macchina e noi ballavamo con il jube box.
Son passati 45 anni e la Vernasca è sempre quella con tante curve che bisogna percorrere con prudenza.
[la gara automobilistica si è svolta dal 1953 al 1972; le nostre “pazzie” molto di più!]