QUESTO OSPEDALE NON SA DA FARE…
...Or bene, disse il bravo, all’orecchio, ma in tono solenne di comando, questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai*
Sinceramente non avrei immaginato di dover scomodare il grande Manzoni per parlare delle tragiche notizie che ci giungono dal nostro “agognato” padiglione B dell’ ospedale di Fiorenzuola.
Dopo gli idrocarburi che inquinano l’area dove dovrebbe sorgere il nuovo padiglione dell’ospedale della valdarda, ora emerge la torbida vicenda del “tras” del vecchio edificio abbattuto.
I detriti e tutto quello che contenevano, senza separazione delle componenti che andrebbero smaltite a parte, sarebbero stati interrati in una discarica abusiva nel territorio di Castell’Arquato, nella zona dei Doppi.
I dubbi sulla destinazione dei “rifiuti” della demolizione erano stati evidenziati dal comitato del NO all’abbattimento che presentarono un esposto alla Procura di Piacenza indicando addirittura il probabile sito di destinazione di tali rifiuti.
Pare che sulla scorta di tale esposto anche il sindaco di Castell’Arquato avesse chiesto chiarimenti all’azienda sanitaria e al comune di Fiorenzuola.
Chissà se di fronte a tali segnalazioni il comune di Fiorenzuola (al tempo retto da Centro sinistra) e l’ARPA, l’agenzia per la sorveglianza ambientale della Regione, che di tali segnalazioni dovrebbe farne un punto di forza e “indagare”, si siano mossi con tempestività per evitare che si completasse lo scempio. In ogni caso le indagini chiariranno tutto.
Di sicuro si sono mossi, e pare anche bene, i militi della Guardia di Finanza che con appostamenti, filmati e indagini fotografiche scoprendo il “giro”.
E così i detriti del vecchio padiglione B del nostro ospedale venivano caricati su camion coperti e scaricati in un luogo abusivo per essere ricoperti da terra al fine di occultare il tutto.
Pare anche che l’azienda sanitaria non ne sapesse nulla; e meno male!
Ma non è incredibile che già dal primo camion di detriti non fossero noti i luoghi di discarica di tale materiale? Non è incredibile che tanti soggetti istituzionali locali fossero all’oscuro del traffico di rifiuti speciali, inquinanti? E’ mai possibile che tutto emerga dopo ben un anno quando ormai la demolizione è terminata da mesi? In ogni caso meglio tardi che mai e un grazie a chi ha scoperto il tutto.
Questo, coinvolgendo le ditte interessate a tale lavoro, potrebbe significare altri ritardi, altre complicazioni, altre lungaggini per il futuro, sempre più lontano, dell’erigendo nuovo padiglione B? Temo proprio di si!
E nel frattempo per i responsabili di tutto questo (colti in flagrante) cosa succederà? Gli articoli di Libertà del 5 e 6 novembre, a tal proposito, dicono praticamente nulla. Speriamo che la magistratura ci dica rapidamente cosa è successo e che la legge faccia il suo corso.
Alla fine resta l’amaro in bocca per una vicenda che si complica sempre più e che ci fa dire: sto nuovo padiglione B quando mai lo rivedremo?
di Sergio Valtolla
*ripreso da I promessi sposi di A.Manzoni
e tutti i metri cubi mai scaricati nella discarica vera..? e i camionisti..? e il sistri..? http://www.sistri.it/index.php?option=com_content&view=article&id=176&Itemid=27
Altre ottime domande. Ma quanta pena si dovrà fare per riavere un ospedale vero?
Repubblica delle banane?
No. Peggio del peggio, almeno in quelle ci si nutre di banane a Km zero.
E le REGIONI ROSSE così vicine al territorio ed alla gente?
Dico gente e non popolo perché questo ultimo vocabolo è troppo destrorso!
Ringrazio i “poveracci” che hanno il coraggio di denunciare, ringrazio , nu poco meno, chi è in altre faccende affaccendato.
Ringrazio anche le varie onlus che studiano i tumori.
E si usassimo parte dei loro scarsi, a quanto si sa, finanziamenti per prevenire, non i tumori, ma gli scempi ambientali?
Questa ipotesi è troppo “semplicistica”, o toglie il pane dalla fauci di qualcuno, senza offendere gli animali diversi dall’ uomo in quanto questi ultimi usano le fauci esclusivamente per la loro sopravvivenza.
Grazie al Direttore per la denuncia molto precisa e coraggiosa!