I COCCODRILLI PIANGONO PER LA VALTOLLA

I coccodrilli piangono dopo aver mangiato la vittima.

Esistono in  molte parte del mondo ( non tantissime a dire il vero) governi o autorità sovranazionali che praticano  politiche ambientali finalizzate alla conservazione delle specie in via di estinzione e dell’ambiente o che favoriscono  politiche per il rilancio dell’economia su basi più sostenibili.

La Loro efficacia, a dire il vero, è abbastanza bassa….ma siamo ancora all’inizio del percorso…se Dio vuole!! 

Ci vorrà pazienza….ma il nostro ragionamento nasconde un rammarico: per migliaia di anni e fino alla fine dell’800 non abbiamo compromesso quasi nulla dell’equilibrio del nostro pianeta…..nulla di irrimediabile.
Poi, lentamente, si è iniziato a “globalizzare”, a sviluppare nuovi paradigmi, a promuovere un benessere più diffuso (tra noi occidentali) sacrificando molti “equilibri” economici-ambientali, promuovendo un espansione di tipo imperialista-colonialista ( analisi soft!!).

Tutti sono stati chiamati a fare sacrifici ma la società “nuova” non è cresciuta equilibrata…anzi….”sviluppo per pochi, sacrifici per tanti”.

Infatti questa espansione e sviluppo  non ha evitato tragiche epopee di migrazione di nostri connazionali in tutto il mondo ….perchè qui di sviluppo non se ne vedeva!

Allora i sacrifici di migliaia di emigrati  a che sono serviti? Per vedere distrutto l’ambiente di…. vaste aree del paese?

Noi in valdarda ne sappiamo qualcosa!!! Noi in Italia ne sappiamo qualcosa!!

Per lavarci la coscienza post coloniale ci siamo “inventati” organismi come la FAO ( agenzia ONU) che ha succhiato risorse producendo quasi nessun risultato accettabile ( molto di più hanno combinato le ONG- organizzazioni non governative) sperperando milioni di euro.

Poi dopo le tragiche guerre mondiali del 900 siamo giunti alla fine degli anni 60  iniziando una nuova epopea di sviluppo.

Qui ci siamo dati il colpo finale!!

Fabbriconi super inquinanti nelle città, nelle campagne e nelle colline, uso spropositato di veleni in agricoltura ( ddt, atrazina, diserbanti di tutti i tipi, maturanti, ritardanti, disseccanti, ecc…..), incentivazione al trasporto delle merci su gomma con il risultato che la pianura padana è l’area più inquinata al mondo!

Ciò nonostante ( …nonostante Noi) abbiamo ancora tante risorse che possono “salvarci”…basta fare alla svelta!

D’ogni tanto ci viene detto che, in pochi anni, avremo automobili alimentate a elettricità, a idrogeno e che, di conseguenza, non avremo più smog da auto e camion…ma poi tutto viene “silenziato”.

Abbiamo quasi l’impressione che chi tocca il petrolio “ muore”!!!

Le amministrazioni pubbliche, gli enti strumentali riconducibili a dinamiche pubbliche fanno fatica a dirci com’ è realmente la situazione ambientale di vaste zone del nostro maltrattato territorio ( quando ci si rende conto che i “parametri “ fissati per l’inquinamento saltano allora si ritoccano, al rialzo, gli indici….e vaaiiii!!!!).

Questi organismi ci parlano di ambiente solamente, fateci caso, se  questo coincide con nuovi business o con le tanto di moda nuove fonti rinnovabili…..e nei periodi elettorali.

Come per tutte le “mode”,  spesso e volentieri,  chi ci propone ciò nasconde bidoni…per cui occorre la massima allerta.

Qualche anno fa ….e la cosa non è affatto finita…..si parlò di centrali a biomasse in montagna, in valtolla,  che avrebbero risolto tutti i problemi bruciando una “fonte rinnovabile”, non inquinante,  come le nostre piante…..peccato che omettessero di dirci che la quantità industriale necessaria per far funzionare tali inceneritori  di “ combustibile-legna” era talmente elevata che ne sarebbero derivati gravissimi disboscamenti oppure avrebbero  costretto i gestori a ripiegare su combustibili diversi…tipo…scarti industriali, rifiuti…ecc……con buona pace per l’ambiente locale!!! In poche parole ci è sembrato  fossero inceneritori “ecologicamente camuffati” da piazzare in una zona dove già insistono una mega cementeria e una mega fornace…….pensate che bello!!!

Poi è sta la volta dell’ acqua della valnure e valtrebbia con le famose “centraline”…meglio sarebbe dire “ centralone” che avrebbero, per funzionare veramente, richiesto tali e tante necessità di acqua che ve lo lasciamo immaginare…….e che avrebbero costretto, pena diseconomie gestionali di tali centrali, a inventarsi altre captazioni e o dighe…….con buona pace per i fiumi e l’ecosistema!!

Badate sempre cose da fare in montagna…..tanto noi siamo ormai pochi!!!

Badate anche che si tratta di investimenti industriali rilevanti ….di parecchi milioni di €……..e chi ci guadagnava era certo!!! I costruttori!…I mattonari, i cementieri!!! In cambio di quattro posti marci di lavoro……avvelenavano ulteriormente la valtolla….la montagna..la nostra vita.

Ora ci viene detto che è stata trovata la  panacea di tutti i mali: le centrali eoliche!

Alti mulini a vento ( enormi!) da posizionare sui nostri crinali piacentini ….ma visto che, per produrre reddito sufficiente per pagare i costi d’investimento, ne occorrerebbero  una discreta quantità…  ” mica” ce la caveremmo con 2 o 3…….si comincerebbe con 2 o 3 ma dovrebbero diventare 20, 30, 40….

A tal proposito si è coniato un nuovo termine “parco eolico” (bel nome!!)  per dire che invece di una o due torri ne occorrono 20, 30, 40….con buona pace per gli ambienti e per i paesaggi ( si anche il paesaggio è ambiente!! E’ sistema ambientale).

Noi siamo anche convinti che di vento “ghe né minga”  per far funzionare sempre “ste” pale eoliche!

Allora, si dirà, che fare? ..questo no, quest’altro neppure….sti ecologisti rompono proprio il caz…..

La risposta non è neppure tanto difficile.

Intanto grandi quantità di energia servono in pianura, soprattutto in pianura e nelle zone molto urbanizzate e,  quindi,  si facessero da quelle parti i loro “parchi eolici” e le loro dighe (invasi) raccogliendo l’acqua che scende dai monti e dal cielo!!!

Suggeriamo per queste zone (“vampiri” di energia)  di realizzare …i loro mega impianti fotovoltaici sui tetti dei capannoni della logistica piacentina ……forse ve ne starebbero  anche un milione di metri quadrati……senza scomodare equilibri delicatissimi come quelli delle nostre montagne.

Oppure ci sono altri interessi che non conosciamo???

Se poi ci venisse  detto che impianti fotovoltaici di medie dimensioni si possono anche realizzare in montagna siamo d’accordo.

Siamo d’ accordo che il tetto della scuola media di Morfasso, per esempio, possa servire a ciò, che in talune aree si possano installare piccole batterie di  pannelli, nelle aziende agricole, artigianali…….

Ma non penseremo di fare una centrale fotovoltaica in montagna? Sarebbe l’ennesima bufala di cattivo gusto!

Pensiamo piuttosto a come ridurre gli impatti che abbiamo già in montagna!

Pensiamo a soluzioni nuove, innovative…anche a delocalizzare industrie… se serve!

Ma la regione, la provincia…..i comuni…..che ne pensano?

Noi siamo disposti ad ospitare turismo, agriturismo, agricoltura, artigianato non impattante, edilizia innovativa…noi abbbiamo l’ambizioner di divenitre “natural valley”

Recentemente in una rivista e in un quotidiano abbiamo letto un articolo di un grande manager, con importanti incarichi istituzionali, che faceva il preoccupato per la crisi mondiale e dava soluzioni….ricette e regole…per uscire, a suo dire, dalla crisi.

Un  grande manager che chiede regole ed etica nel business per applicarle ad un sistema sbagliato come fosse solamente questa  la panacea di tutti i mali ??? ….Come se mettendo insieme due poveri si potesse ricavare un ricco…..a noi queste cose fanno sorridere!

Per uscire dalla crisi…..diceva il grande manager occorre realizzare, rapidamente: la Pedemontana, una grande diga ( per addolcire il termine le definiva: invaso!), cemento, laterizi e ancora cemento!

In 25 anni abbiamo cementificato una superficie grande come le regioni Lazio e Toscana messe assieme!

Ora basta!!..Questi manager e i loro amici politici vadano in pensione!

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